Di Silvia Gambadoro
Roma – La splendida Aula Paolo VI in Vaticano è stata teatro di un evento straordinario che ha unito musica, solidarietà e sostenibilità: la quinta edizione del Concerto con i Poveri, tenuta il 7 dicembre 2024.. L’atmosfera era carica di emozione, con oltre 8mila ospiti, tra cui 3mila indigenti, accolti come veri protagonisti della serata.
Un cast stellare e un pubblico speciale
La serata ha visto l’eccezionale partecipazione del premio Oscar Hans Zimmer, autore di alcune delle colonne sonore più celebri della storia del cinema, da Il Re Leone a Il Gladiatore. Zimmer ha eseguito e introdotto i suoi brani più amati, alternandosi con il maestro Marco Frisina, che ha diretto la Nova Opera Orchestra e il Coro della Diocesi di Roma, che quest’anno ha festeggiato i suoi 40 anni di attività.
A dirigere la Nova Opera orchestra oltre al maestro Marco Frisina, anche il compositore Dario Vero.
Ad arricchire il programma musicale, la straordinaria violoncellista Tina Guo, candidata ai Grammy.
Con la partecipazione dell’attrice e cantante Serena Autieri, che ha presentato l’evento e ha emozionato il pubblico con due brani come solista.
Musica che unisce
L’evento ha incarnato lo spirito di inclusione e speranza. Gli ospiti d’onore, persone meno fortunate provenienti da diverse religioni e culture, sono stati invitati grazie al Dicastero per il Servizio della Carità e a numerose associazioni, tra cui Caritas di Roma e la Comunità di Sant’Egidio.
Tra gli sponsor che hanno reso possibile l’iniziativa si ricorda Bios spa società benefit. Durante il concerto, il pubblico ha potuto vivere un’esperienza unica, ascoltando brani che hanno spaziato dalla musica sacra a capolavori cinematografici.
Un gesto concreto di solidarietà
Al termine della serata, i poveri che hanno partecipato al concerto hanno ricevuto una cena calda d’asporto, offerta dall’azienda Pamor e distribuita da numerosi volontari. Un’iniziativa che unisce la bellezza della grande musica all’azione concreta per i più bisognosi.
Arte e sostenibilità
Il Concerto ha ampliato il suo messaggio di solidarietà abbracciando il tema della cura del Creato. Due opere dello street artist Atoche, realizzate con vernici purificatrici d’aria, sono state presentate durante la serata: una donata a Papa Francesco, l’altra esposta nel foyer dell’Aula Paolo VI. Inoltre, dalla collaborazione con AzzeroCo2 e Nova Opera è nato il progetto “La musica dà buoni frutti” che ha visto la piantumazione di 150 ulivi presso la Cooperativa Sociale Agricoltura Capodarco, promuovendo inclusione sociale e sostenibilità.
Un messaggio universale
Hans Zimmer ha definito il concerto “un atto d’amore” e un invito a riflettere su ciò che unisce l’umanità. Monsignor Frisina ha sottolineato il valore di offrire ai meno fortunati non solo un pasto, ma anche un’esperienza culturale di alto livello, accogliendoli “in prima fila”.
Un successo corale
“il vostro e’ un concerto con i poveri. Questo è decisivo. Questo con e’ la chiave. Si parte dal per ma si vuole arrivare al con. E questo e’ cristiano”. Ha detto papa Francesco . Nato nel 2015, il Concerto con i Poveri si è affermato come un appuntamento che intreccia arte e carità.
Anche quest’anno ha dimostrato come la musica possa abbattere barriere e ispirare speranza, celebrando l’umanità condivisa e la bellezza del dono.
Questa quinta edizione si chiude con un messaggio di gioia, solidarietà e responsabilità collettiva, confermando il valore di un evento che non smette di crescere e di commuovere. Il Concerto con i Poveri si è così confermato come un appuntamento unico, capace di fondere arte, solidarietà e responsabilità collettiva in un messaggio universale di bellezza e umanità condivisa.
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