Como – Non solo codici e articoli di legge. Nel Dipartimento di Diritto, Economia e Culture dell’Università degli Studi dell’Insubria i fondamenti del diritto si imparano anche calcando un mini-palcoscenico.
È quanto appena accaduto nell’ambito del corso di Law & Humanities (Diritto e Scienze Umane), volto a trasmettere i fondamenti del diritto ai futuri mediatori culturali, traendoli da opere letterarie e teatrali: un modello di insegnamento fiorente nei paesi anglosassoni e dal 2009 presente anche all’Insubria.
In una esperienza giunta alla sua quarta edizione, trenta studenti del corso di Law & Humanities, sotto la guida del prof. Giorgio Maria Zamperetti, hanno rielaborato creativamente gli spunti di alcuni testi letterari, presentandoli nei giorni scorsi in un seminario che si è tenuto nella splendida cornice settecentesca di Villa Cagnola a Gazzada (Varese).
Alcuni di essi hanno rivisitato il mito di Edipo, sottoponendolo a un processo in cui il pubblico ha assunto le vesti di giuria, che ha pronunciato alla fine un verdetto di assoluzione; altri hanno messo in scena il particolare conflitto generazionale vissuto dai figli delle coppie multietniche, in cui sono proposti dai due genitori valori di tipo diverso; altri ancora hanno svolto una drammatizzazione sul tema di dove si spinga il diritto a disporre del proprio corpo, rappresentando la posizione chi, per le più varie ragioni, sente il desiderio di interferire con la propria integrità fisica.
Le attività “teatrali” sono state inframmezzate da altri momenti culturali, come un’esercitazione sull’arte della calligrafia in Giappone tenuta dalla apprezzata docente madrelingua del Dipartimento, nonché una conferenza di introduzione alle tecniche di concentrazione e meditazione zen.
L’entusiasmo di tutti i partecipanti e un clima di amichevole condivisione tra docenti e studenti per questa “due giorni” di diritto e teatro hanno anche beneficiato di un tempo soleggiato che ha consentito di svolgere parte delle attività nel magnifico parco di Villa Cagnola.
Le attività sono state anche valutate come parte dell’esame, e il voto meritato da tutti gli studenti è stato 30/30 e lode: un giusto premio per un impegno intenso e risultati di eccellente livello.
“Sono molto soddisfatto del gruppo di quest’anno – ha commentato il prof. Zamperetti – alcuni di essi si sono rivelati così bravi che potrebbero tranquillamente dedicarsi con continuità al teatronon era del resto finora accaduto di assegnare a tutto il gruppo il massimo dei voti”.