Messina – Volge al termine il progetto “FaMe: Food and Multiculturalism: Taste of Mediterranean”, promosso nell’ambito del programma europeo Erasmus+ e implementato dall’Associazione Bios.
Le attività progettuali si sono sviluppate a Messina, dal 19 e il 25 gennaio, attraverso la partecipazione di 25 giovani di età compresa tra i 20 ed i 28 anni, molti dei quali studenti universitari, tra cui anche giovani con minori opportunità, provenienti da paesi mediterranei (Italia e Spagna) e non mediterranei (Polonia ed Estonia), accomunati dall’interesse alla tematiche ambientali ed alla green economy e desiderosi di conoscere persone di altre culture per avviare uno scambio fra pari.
La concretizzazione del progetto “FaMe”, reso possibile anche grazie alla collaborazione con l’E.R.S.U. Messina, è stata interamente pianificata e curata nel dettaglio dal presidente dell’Associazione Bios, Carmelo Lembo e dallo staff composto da Giulia Colavecchio, Daniela Buonasera, Manuela Trischitta e Ilaria Nostro. Lo staff Bios ha interagito con i giovani coinvolti nello scambio, attraverso una combinazione di seminari, esercitazioni, dibattiti, giochi di ruolo, simulazioni, attività all'aria aperta, facendo intenzionalmente leva su un apprendimento non formale e sul ruolo attivo dei partecipanti e mirando all’accrescimento della dimensione internazionale e allo scambio di usanze e culture.
Grandi consensi da parte dei partecipanti, sia italiani che stranieri, sono stati riscontrati per il dinamico percorso tematico agroalimentare che ha visto come protagonisti gli ingredienti di punta della dieta mediterranea: Agrumi, Olio, Vino, Grano. Lo staff Bios ha accompagnato i giovani in un percorso teorico e pratico che li ha visti protagonisti nelle seguenti attività:
I° giorno: ascolto dell’intervento effettuato dal prof. Carlo Giannetto, ricercatore Unime, riguardante l’agribusiness e l’incidenza economica del commercio agrumario sul nostro mercato. A seguire è stato effettuato l’assaggio della spremuta ed un percorso pratico sul riciclo delle bucce degli agrumi e la vendita sul mercato non alimentare;
II° giorno: ascolto dell’intervento del prof. Giacomo Dugo, ordinario Unime di Chimica degli alimenti, riguardante le proprietà e i benefici dell’olio extravergine d’oliva. A seguire la visita guidata dell’antico frantoio “’u Trappitu i Don Bastianu”;
III° giorno: visita guidata alle “Cantine Cuppari” per far conoscere il processo di lavorazione, produzione e commercio del vino, con annessi risvolti positivamente economici per l’economia locale. A seguire sono stati preparati due infusi con l’utilizzo del succo d’uva a dimostrazione del fatto che il vino è ampiamente commercializzato sotto diverse forme e in tutte le culture;
IV° giorno: in occasione della giornata dedicata al grano e al cereale i ragazzi sono stati coinvolti in una Caccia al Tesoro, in giro per la città di Messina, utilizzata come veicolo di scoperta dell’importanza che riveste il luppolo per il commercio della birra e per chi a Messina produce la birra, come il birrificio “Krithè” che ha ospitato i giovani erasmus guidandoli alla scoperta della birra di loro produzione con annessa degustazione. A seguire i ragazzi sono stati coinvolti nella preparazione della focaccia messinese;
A conclusione del percorso tematico è stato realizzato un evento culinario multiculturale “FaMe” Food Festival, durante il quale tutti i ragazzi intervenuti, italiani, spagnoli, estoni e polacchi, hanno preparato i piatti tipici del paese di provenienza, nell’ottica di una maggiore integrazione e scambio di usanze e culture per approfondire la conoscenza dei paesi appartenenti all’Unione europea.
In virtù della fama che la cucina mediterranea riveste e della proclamazione della dieta mediterranea come Patrimonio Immateriale Unesco, il presidente Bios, Carmelo Lembo sottolinea come il cibo e le sue sfide siano stati, anche, il tema ufficiale dell’EXPO 2015, in cui la Regione Sicilia è stata Official Partner del cluster bio-mediterraneo, pertanto, attraverso il progetto “FaMe” ha voluto far conoscere i prodotti alimentari naturali dell’area mediterranea ai giovani coinvolti nello scambio inteso come ponte di avvicinamento tra le diverse culture europee.