Convegno scientifico “Rischio cancerogeno da esposizione a benzene.." sabato 11 giugno a Palazzo dei Leoni di Messina

Necessità di adeguate strategie di tutela dell'ambiente dai fattori inquinanti

Messina – Palazzo dei Leoni ospiterà sabato 11 giugno 2016 il convegno scientifico dal tema “Rischio cancerogeno da esposizione a benzene, idrocarburi policiclici aromatici e nanoparticolati”. 
Nel corso del simposio verranno illustrati i risultati del progetto finanziato dal Ministero della Salute (Programma CCM 2013), condotto dall’Università di Messina in collaborazione con le Università di Cagliari e Cattolica del Sacro Cuore di Roma e con la Fondazione “Salvatore Maugeri” di Padova. 
Le campagne di monitoraggio ambientale, realizzate nell'ambito del progetto, hanno coinvolto sia aree urbane interessate da impianti di raffinazione del petrolio (Milazzo, Augusta, Priolo Gargallo, Sarroch e Porto Marghera), sia aree ad elevata urbanizzazione (Messina, Cagliari, Padova e Roma). 
I livelli di inquinanti rilevati sono risultati mediamente al di sotto dei limiti di legge e sostanzialmente sovrapponibili in tutte le aree analizzate. 
Ciò conferma l’efficacia dell’applicazione della normativa ambientale sulla riduzione delle emissioni di origine industriale, anche se emerge la problematica, sempre più rilevante, dell’impatto di fonti inquinanti non industriali, come ad esempio il traffico veicolare, il riscaldamento domestico e gli stili di vita. 
I risultati hanno evidenziato la necessità di sviluppare appropriate strategie di pianificazione urbanistica e di sviluppo industriale per una politica di tutela dell'ambiente dai fattori inquinanti attraverso la promozione di corretti stili di vita nelle popolazioni residenti.
Risulta fondamentale sensibilizzare operatori e cittadinanza sul rischio conseguente all’esposizione ad alcuni tra i più diffusi inquinanti presenti nell’aria, soprattutto per poter concretamente attuare un'efficace politica di protezione dello stato di salute generale, con particolare attenzione alle fasce sociali più a rischio come bambini e anziani. 

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