Immagine: Strano, Sciacchitano e Mandarà.
CATANIA – «In questi decenni Avis Catania ha sostenuto profondi cambiamenti, come il trasferimento della sede, dalla storica di via Asiago alla nuova e moderna struttura in Via Carini 36, e l’utilizzo di nuovi strumenti informativi 2.0 per raggiungere e sensibilizzare i cittadini in maniera semplice e intuitiva. Questa significativa evoluzione e una maggiore consapevolezza sull’importanza della donazione sono i fattori chiave dell’aumento delle donazioni di sangue – circa 8mila totali – registrato nell’ultimo decennio». Queste le parole di Carlo Sciacchitano, presidente della sezione catanese dell’Associazione Volontari Italiani Sangue, che ha organizzato ieri (16 ottobre) nella Sala Agorà del Borghetto Europa, un incontro – dal titolo “Avis incontra Avis” – con i rappresentanti e i soci delle sezioni locali del territorio, al fine di celebrare l’anniversario dei cinquant’anni di storia e attività sociale.
«La nascita di Avis Catania ha rappresentato per tutto il territorio regionale un grande segno di civiltà e la sua storia testimonia l’importanza del contributo dei fondatori, in parte ancora presenti e attivi nel promuovere l’alto valore della donazione»: hanno raccontato il presidente regionale Salvatore Mandarà e il presidente provinciale Francesco Strano, nei cui interventi sono affiorati i ricordi dell’Italia degli anni Sessanta, quando il sistema sanitario era ancora molto precario, e dove chi soffriva di patologie legate al sangue rischiava la vita per ricevere le cure necessarie.
Un invito a far tesoro dei valori fondanti dell’Associazione – quali gratuità, volontarietà e periodicità – è stato compiuto da Dario Genovese, delegato nazionale e presidente Avis Siracusa, quest’ultima nata dalla gemmazione di quella catanese: «In un panorama che vede purtroppo ridurre drasticamente la spesa pubblica sanitaria – ha commentato – la nostra volontà nel creare una sinergia per gestire meglio le attività e le risorse tra le associazioni presenti nel territorio, dovrà essere ancora più forte ed evidente».
A questo appello si sono uniti anche i past president Marcello Romano e Filippo Drago: «Da poche decine di pionieri della donazione del sangue siamo passati oggi a circa 80mila su base regionale con 110 mila donazioni – ha affermato Romano – numeri che ci fanno comprendere quanto sia vicina la possibilità di adottare il principio di autosufficienza, ma che purtroppo non riusciamo a raggiungere a causa di una carenza di sistemi informativi adeguati». Una riflessione condivisa anche da Drago: «Se da un lato vediamo un trend positivo nella crescita del dono, dall’altro si stanno affermando tuttavia troppi tecnicismi nelle nuove normative europee. Il mio augurio è quello di continuare a mantenere ben salde le radici della nostra politica associativa nel concetto più profondo della solidarietà umana».
Un’occasione non soltanto per ritrovarsi insieme a festeggiare l’importante traguardo del cinquantesimo anno, ma anche per condividere obiettivi futuri: «Solo attraverso questa continuità tra passato e futuro – ha concluso il presidente Sciacchitano – potremo davvero creare una rete capace di generare idee, di raggiungere importanti risultati e diventare una grande e unica famiglia siciliana».
I festeggiamenti del cinquantennale di Avis Catania continueranno nel mese di novembre con l’iniziativa “Avis incontra la città”, e a dicembre con l’evento “Avis incontra i donatori”.