CittadinanzAttiva ha tenuto una conferenza stampa, a Messina, sul “Bonus energia” ed ha inteso approfondire, per quanto sommariamente, alcuni aspetti socio-economici così da sottolinearne l’importanza. La conferenza stampa moderata dal giornalista Domenico Interdonato è stata tenuta da Luca Eller Vainicher coordinatore provinciale dei "Procuratore dei Cittadini", alla quale hanno partecipato: il presidente Giuseppe Pracanica, Angela Rizzo del coordinamento provinciale e il consigliere nazionale Ugo Giummi.
Come risulta da recenti studi, in Sicilia stanno aumentando le diseguaglianze sociali. Nel 2008, il 20% dei più ricchi guadagnava 5,7 volte rispetto ai più poveri. Se questo rapporto, in Italia, è cresciuto del 10%, in Sicilia è andata molto peggio. Infatti, questo dato si stima in 8,3 volte contro i 5,7 del 2008. Ovvero, la diseguaglianza è cresciuta quasi del 50%. Pertanto, rispetto all’Italia, in Sicilia questo indicatore si è aggravato di 5 volte. Una enormità. I bonus energia servono proprio ad attenuare questa diseguaglianza e sono uno strumento che va assolutamente fatto conoscere e fatto utilizzare.
Inoltre, da uno studio dell’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico, pubblicata il mese scorso, viene a galla che dal 2014 al 2016 quasi mezzo milioni di famiglie ha cessato di utilizzare i bonus, su una platea che era 1,6 milioni nel 2014 ed è scesa, appunto, ad 1,1 milioni nel 2016. All’interno di questa consistente e repentina riduzione, il peso relativo dell’area geografica “Isole”, nel triennio considerato, per il bonus elettrico cala dal 16,4% al 13,1%. Ovvero, 1 famiglia su 5 non si è più avvalsa di questo beneficio. Anche per il bonus gas è la stessa brutta storia, anzi peggio: dall’8,2% si passa al 5,5%, cioè 1 famiglia su 3 ha perso il bonus.
Ancora Luca Eller, ha evidenziato come per le famiglie numerose (ovvero, con oltre 3 figli) a cui basta un ISEE sino a 20mila euro annui per ottenere il bonus energia, pare che le cose vadano molto male. Sebbene solo speculando indirettamente, ma per poter offrire il segno di quanto sta accadendo, pare che meramente una modesta parte si avvalga del bonus. Mediamente, in Italia, circa l’1% o poco più. Cioè 1 famiglia su 100. Eppure, i 20mila euro di soglia ISEE per le famiglie numerose sono inferiori al reddito medio di Messina che nel 2016 è stato 19.523 euro. Viceversa, pur approssimando, essendo le famiglie con più di 4 componenti circa il 6%, ovvero 6 su 100, balza agli occhi come 1 famiglia su 6 utilizzi questi bonus. Naturalmente, si ribadisce, sarebbero necessari degli studi specialistici, che lasciamo a chi approfondirà il fenomeno in atto. Però già questi dati offrono il sintomo della situazione certo non positiva per le famiglie numerose.
Luca Eller Vainicher ha concluso la conferenza stampa ribadendo: "Su questi temi, che valgono tanti milioni di euro annui sottratti al reddito dei cittadini più in difficoltà, sarà bene tenere desta l’attenzione. Per metterli in grado di usufruire dei bonus. Sebbene sulla base di calcoli non raffinati, comunque si vede che la dimensione del fenomeno è macroscopica. Non è tollerabile che circa 8 milioni di euro annui, cioè 80 milioni in un decennio, escano dalle tasche dei messinesi più bisognosi anziché restare nella loro disponibilità. Tra l’altro, alimentando l’economia locale grazie agli acquisti e ai consumo che potrebbero effettuare".