Messina – Gremito il Salone degli Specchi del Palazzo dei Leoni di Messina per la presentazione del romanzo di Marisa Passaniti ” Zadeira: una piccola curda alla conquista della libertà “. All’ incontro moderato da Silvana Paratore, sono intervenuti il critico letterario e filologo Lucrezia Lorenzini, il gia’ Sostituto Procuratore della Repubblica Marcello Minasi, l’ autrice e l’ editore Armando Siciliano. Nel romanzo presente il tema dell’ immigrazione con le sue angosce ed i timori dei viaggi della speranza ma non solo. “Un racconto pieno di dignità“, ha affermato la Paratore, “in cui si intrecciano orizzonti individuali che fanno del consistere un “esistere con” nella prossimità con l’ Altro, in quella sapienza che permette di confrontarsi con il prossimo“. Presente nel libro di Marisa Passaniti l’ inquietudine dell’ uomo moderno che ha tutto ma non lo apprezza, non sa dare il giusto valore alle cose innanzitutto all’ amore come possibilità di dare senza nulla ricevere. Diversi i moniti contenuti nel testo volti a sconfiggere la violenza con l’ amore e la pace.
Dopo l’intervento della docente Lorenzini che ha attenzionato il testo dal punto di vista critico e letterario, è intervenuto il già Procuratore aggiunto presso la Repubblica di Messina Marcello Minasi che ha affermato come quella dell’autrice è una storia di Amore senza erotismo, dell’Amore che illumina di una luce assoluta i legami tra esseri umani: è, ha aggiunto, l’amore fiducioso che genera speranza, virtù e forza del futuro. In Zadeira e Mama, ha sostenuto Minasi, rivive il mito della solidarietà universale: un anelito ideale capace di far divenire i personaggi il simbolo di una speranza e dell’Amore universale, dei desideri e delle aspirazioni di una umanità ferita che non vuole arrendersi al male.
Visibilmente emozionata l’autrice Marisa Passaniti legale del Banco di Sicilia per trent’anni ed operatrice del sociale. Suo anche il libro “ la lettera del venerdì” edito Armando Siciliano nel 2009. Ella ha parlato del romanzo dedicato a Viola, Carlotta e Francesco , scritto, come lei stessa, ha dichiarato, di getto, col cuore.
Presenti all’evento l’on. Vincenzo Garofalo Giuseppe MagauddaItalia Cicciò;il già Dirigente Scolastico Direttivo ADSET Claudio Stazzone.
A concludere i lavori l’editore il quale ha affiancato l’autrice nella cura dell’opera evidenziandone l’impronta, il carattere e donando alla stessa particolare timbro definendola una favola di semplice lettura, molto significativa nei contenuti ed espressiva di valori importanti.