Dietro l'obiettivo da anni, il messinese Antonio Ragusi, è fotografo d’eccezione. Nella sua mente l’arte e la passione innata per la fotografia si esprimono così: “Non c’è spazio o tempo che non possa essere impressionato”. La fotografia è patrimonio genetico, la famiglia da anni nel campo dell’ottica, trasmette l’amore per la macchina fotografica, strumento di sapienza che lo ha guidato e portato a conoscere diverse realtà dal centro di Roma, in Tunisia, da Malta in Turchia, dal Belgio in Albania".
Dal settore dell’ottica e dalla routine di un lavoro fatto di misure, gradazioni, Ragusi volta pagina, da tabula rasa scopre la sua dote innata per pura casualità, quando ha tra le sue mani la reflex del fratello Fabio. Tutte le informazioni acquisite nel settore dell’ottica esposizione, tempi di scatto, iso, diaframmi, obiettivi, sviluppo, erano già nel suo DNA, da quel momento non ha più lasciato l’inseparabile macchina fotografica.
Fotografia, un termine generico che ha mille volti, che significa nel tuo immaginario e nella realtà?
‘’Credo fermamente che una foto deve emozionare, dare un messaggio oltre la tecnica e i mezzi utilizzati, non ho mai creduto nella parola, creativo, ma sono essenzialmente un situazionista. La fotografia è un’ immensa, devastante, sconfinata espressione della sensibilità, dell'amore per il mondo e la vita, della voglia di sentire, è capacità di emozionarci di fronte alle piccole cose, che troppo spesso passano inosservate. E’ la voglia di raccontare in un solo frame, storie crude e retroscena che nessuno riesce a vedere, un colpo di coda di un istante che vive ed è reale in quel preciso e brevissimo lasso di tempo e che dopo un altro frammento di secondo, non esiste più. Ho sempre considerato la macchina fotografica come una rudimentale macchina del tempo, ci può portare avanti o indietro, ci porta in un posto dove vogliamo tornare. Ci fa viaggiare nel modo in cui viaggia un bambino su una giostra, gira e rigira per poi tornare a casa nel presente".
A cosa non puoi resistere quando tieni tra le mani la macchina fotografica?
"Le fotografie sono molto di più di un’immagine, sono la traccia indelebile di un frammento di tempo, sono uno sguardo che diventa eterno impressionato per sempre. Le fotografie sono il racconto di un sogno e per questo motivo possono essere interpretate in modi diversi. Lascio molto spazio all’interpretazione, spesso fotografo la realtà così com’è, altre volte lascio molti interrogativi ed è questa la cosa che adoro di più, entrare prepotentemente nella mente di chi guarda".
Quanti e quali scenari hai immortalato?
“Credo che l’esperienza più eclettica e formativa sia stata quella vissuta al ‘’Paranormal Circus’’, lo Spettacolo degli Orrori dei Fratelli Tayler e Giordy Martini. Per un anno intero ho raccolto materiale visivo, foto e video seguendo la compagnia in carovana, abitando in roulotte ed è qui che si scatena la passione irresistibile per il mondo circense in generale”.
Ti occupi solo di fotografia?
“Non solo foto, ma mi occupo di arti grafiche in generale, ho curato e continuo a curare l’immagine di spettacoli e kermesse di successo come: il Paranormal Circus, il Gran Galà del Circo di Crotone, Il Theate Magic Summer di Chieti ed altre collaborazioni esterne con enti e società. Ho curato anche l’ideazione grafica di loghi e stampe di grandi formati. Costruisco e gestisco siti web, pagine facebook, molti mi definiscono una figura ibrida, perché vado oltre, senza dimenticare che realizzo trailer e montaggi video. Nell’ultimo periodo ho intrapreso una collaborazione con l’illusionista e regista Ivan Mistereko con il quale abbiamo in cantiere diversi format per lo spettacolo, alcuni dei quali già realizzati e che hanno riscosso molto successo”.
Nel futuro, quali realtà ancora da scoprire?
"Ho molti progetti, sono richiesto in diversi ambiti, ultimamente ho avuto il piacere di vedere alcuni miei scatti in una video intervista alle ‘’Modelle Alternative’’ in onda su Italia1 nel format ‘’Le Iene’’, inoltre alcune delle mie foto sono state aggiunte sul portale di Photo “VOGUE Italia”. Comunque per i più curiosi nel mio sito antonioragusi.com e sui social facebook ed instagram, è possibile trovare la varietà dei lavori che ho svolto. Ci sono progetti anche fuori dal continente europeo ma al momento sono top secret”.