Immagini di copertina: Zen Circus
Laghetti di Marinello (Messina) – L’Indiegeno è ormai un appuntamento fisso con la musica in Sicilia. In questa quinta edizione capitanata da Alberto Quartana, ha portato sul palco Giulia Mei, Francesco Anselmo, Cimini, Mirkoeilcane, Bianco, Danilo Ruggero, Gemitaiz, Frenetik & Orang3, Giorgia D’Eraclea, Cosmo e Bottega Glitzer. Ma è stato il secret artist che ha sicuramente captato le attenzioni di molti per il pizzico di curiosità che un live “al buio” suscita facendoti sperare che quest’anno sia quello del tuo artista preferito. Seducente anche la location dove Laghetti di Marinello e atmosfera sono davvero indiegene.
Per concludere il fest si è pensato ad un finale col botto. L’evento conclusivo era previsto al Teatro Greco di Tindari ma a causa di problemi tecnici non legati alla “Leave Music” ci si è dovuti spostare in spiaggia con un clima certo meno intenso di suggestioni che invece il Teatro sa dare; poco male però perchè i Zen Circus hanno chiuso comunque l’edizione come solo loro sanno fare. Appino & Co. ne hanno di strada alle spalle e con i loro siparietti ironici e incalzanti tanto quanto le loro canzoni non lasciano certo indifferenti. C’è lo zoccolo duro della band che non perde occasione di farglielo notare. Ma quello che viene fuori dalle loro vite “extra musicali” è quello scorcio di provincia che si portano dentro, in brani con aspetti più sociali che politici, canzoni come “Franco”, “Cattivo pagatore”, “Ragazzo Eroe”, i vinti sono i protagonisti dei loro pezzi sicuramente nel loro aspetto meno banale, sono storie di persone comuni che si insinuano nelle vite degli altri senza pretese, senza moralizzare, sono racconti. E poi le intramontabili “Andate tutti Affanculo”, “Vent’anni”, “Figlio di puttana”, brani scritti agli esordi che comunque contengono una maturità nei testi che forse sono più un outing, una voglia di liberarsi da quelle costrizioni sociali che ci diamo gli uni con gli altri. L’incipit del live, quella “Il Cielo in una stanza” di Gino Paoli e i brani dell’album uscito a marzo fanno il resto e il risultato è un live ben suonato. Forse un po’ bassi i volumi, forse vero motivo di un mancato pogare di brutto.
Prima di loro Tommaso Di Giulio e Maria Antonietta, senza infamia e senza lode.
Laghetti di Marinello, riserva naturale ed area protetta della costa tirrenica messinese. Situata sotto il santuario della Madonna nera di Tindari e ricadente nel Comune di Patti.