La solenne festività del calendario musulmano denominata la Grande Festa è stata celebrata a Messina nella Villa Garufi sede del "Centro Islamico" adibito a Moschea di Via Gaetano Alessi a Gazzi, la comunità islamica peloritana, compresi tutti i giovani migranti ospitati nei centri di accoglienza del messinese si è riunita in preghiera fin dalle prime ore del mattino. La Grande Festa si celebra il primo giorno dopo la chiusura del mese dedicato al pellegrinaggio annuale, fatto dai fedeli alla grande moschea della Mecca, durerà tre giorni e poi venerdì la comunità si ritroverà ancora nel Centro Islamico, per pranzare insieme e concludere la festa.
Gli ospiti sono stati accolti dal Presidente del Centro Islamico di Messina Mohamed Refaat, il quale ha dato inizio alle ore 8.00 alla preghiera mattutina. Le preghiere sono state recitate dall'Imam Abd Al Kabir, ha concluso le preghiere in lingua araba e italiana il prof. Dario Tomasello.
Prima della preghiera il Presidente Mohamed Refaat, ha invitato a portare un saluto il responsabile dell'Ufficio diocesano "Migrantes" Santino Tornesi, che ha portato i saluti della comunità cattolica messinese e gli auguri per l'importante festività. Il presidente dell’UCSI la Stampa Cattolica di Sicilia, Domenico Interdonato, dopo i saluti ha invitato al dialogo e al rispetto reciproco, inoltre ha fatto i complimenti per il contributo dato dalla comunità islamica nella crescita della città: "Con il presidente Mohamed Refaat, avete una guida eccellente e una importante sede, vi auguro di crescere nel rispetto reciproco, nella pace e nella fratellanza". Presente il Segretario della Consulta delle Aggregazioni Laicali Dino Calderone.
Il Presidente Mohamed Refaat ha evidenziato la grande valenza della festa e mostrato gli oltre ottocento fedeli, di 50 diverse nazionalità, accorsi per celebrare l’evento religioso dell’anno: "In molti della nostra Comunità sono rientrati in patria per festeggiare assieme ai familiari la solenne festività, pertanto, oggi ne mancano alcuni, ma siamo contenti lo stesso, perché siamo riusciti a coinvolgere tutti i ragazzi ospitati nei centri di accoglienza per rifugiati, anche per loro oggiè stato un momento di preghiera e convivialità". Dopo il rito religioso gli ospiti sono stati invitati a gustare assieme alla comunità, delle prelibatezze arabe, come le paste secche tunisine e i deliziosi datteri della Mecca.
NELLA FOTO DA SINISTRA: Calderone, Refaat, Tornesi, Interdonato e Al Kabir