Acireale (Catania) – L’evento intitolato “Etica, verità e buone notizie al servizio dell’ambiente” che coinvolgerà la diocesi di Acireale nel prossimo weekend dal 21 al 23 settembre, può avere una portata storica che il nostro territorio, con le sue associazioni e le sue sensibilità, non deve lasciarsi sfuggire, valorizzando i molteplici spunti di speranza concreta che potranno scaturirne. La Federazione Italiana Settimanali Cattolici (FISC), ha accolto la proposta della Voce dell’Jonio e di Mario Agostino, per conto dell’Ufficio per la pastorale della cultura della diocesi, di dedicare il XXVII Seminario di aggiornamento “Mons. Alfio Inserra”, organizzato in collaborazione con l’Ucsi (Unione cattolica stampa italiana) e l’Aimc (Associazione italiana maestri cattolici) della Sicilia, e col patrocinio della Compubblica (Associazione italiana comunicazione pubblica e istituzionale) offrendo un’occasione di formazione e informazione aperta a tutti per conoscere e approfondire buone pratiche imprenditoriali, economico-sociali e amministrative relative alla valorizzazione ecosostenibile e alla difesa dell’ambiente, nonché allo smaltimento dei rifiuti.
Dopo trent’anni dall’ultimo seminario FISC svoltosi nella nostra diocesi, e in occasione del 60esimo anniversario della fondazione della Voce dell’Jonio, fondata nel 1958 da Orazio Vecchio proprio con l’intento di “informare per formare”, l’iniziativa costituirà perciò non una mera occasione celebrativa, bensì una ragione concreta e culturale di speranza fondata sull’illustrazione e la testimonianza di molteplici buone pratiche, nonché un’occasione di esposizione di bellezze e tipicità che caratterizzano la nostra diocesi, rappresentandole e promuovendole presso i giornalisti che converranno da tutta Italia. Troppe volte è stato e continua a essere denunciato come l’incuria e la sporcizia, nonostante le meraviglie naturali e culturali e l’inestimabile patrimonio storico siciliano, siano un fattore che per certo non incentiva imprenditori e turisti a scegliere la Sicilia quale meta dei propri interessi, pur offrendo una congiuntura unica di opportunità sul piano mondiale.
L’iniziativa offerta, sia per le tematiche, le storie e le buone pratiche che verranno affrontate, sia per i luoghi toccati, sia per le specifiche professioni dei partecipanti, costituirà un’occasione storica per promuovere, presso operatori delle comunicazioni e docenti, un quadro di notizie e contesti di speranza concreta fondata su efficienza e bellezza a servizio dell’ambiente. L’organizzazione stessa del seminario dimostra il modello virtuoso che può offrire la stessa città di Acireale nella sua capacità di “fare sistema” in termini di offerta di formativa, accoglienza nei tipici B&B del centro storico, scelta dei prodotti tipici per i pasti previsti e indirizzamento ai luoghi turistici più caratteristici della nostra “città dei cento campanili”: tutto il centro storico sarà interessato così a contribuire alla migliore promozione sociale del territorio e dell’evento stesso.
L’iniziativa trova il convinto appoggio del nostro vescovo, il Vicepresidente della Conferenza Episcopale Italiana, mons. Antonino Raspanti, e delle altre realtà della diocesi, che interessa, ricordiamolo, un bacino di circa 230mila persone e si articola su un territorio comprensivo di celebri eccellenze riconosciute in tutto il mondo, dall'Etna, patrimonio Unesco dell’umanità, al mare Jonio. Per riflettere su tematiche inerenti l’economia sostenibile, il rispetto dell’ambiente e la finanza etica, illustrandone sul piano pratico alcuni tra i migliori modelli economico-finanziari in circolazione per uno sviluppo sostenibile radicato nel rispetto e nella valorizzazione dell’ambiente, si alterneranno numerose figure di estrazione culturale e professionali diversa. Fra gli ospiti, il Presidente di Banca Popolare Etica Ugo Biggeri, Federica Loconsolo, Responsabile Institutional and International Business Development di Etica Sgr, leader dei fondi d’investimento etici in Italia, l’imprenditore casertano Antonio Diana, che gestisce il più grande impianto italiano per la differenziazione dei rifiuti, il Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, l’economista Sebastiano Patti, docente di economia dell’ambiente, e Rosario Faraci, docente di economia aziendale, entrambi presso l’Università degli Studi di Catania. Parteciperanno inoltre, portando il proprio contributo, oltre all’assessore alla energia e pubblica utilità della Regione Sicilia, Alberto Pierobon, i tre sindaci dei Comuni più virtuosi in materia di smaltimento dei rifiuti nell’area etnea superiori agli 8mila abitanti, nonché organizzazioni ecologiste, come Legambiente, e della cultura locale, come l’associazione Costarelli e l’Opera dei pupi Turi Grasso.
La Voce dell’Jonio nel programma è rappresentata da tre giornalisti professionisti, il direttore Giuseppe Vecchio, Orazio Vecchio, proprietario della testata, che interviene per la delegazione siciliana Compubblica, e Mario Agostino.
Le quattro sessioni del seminario fanno acquisire crediti formativi a giornalisti (sulla piattaforma Sigef i quattro incontri sono già pubblicati) e insegnanti, mentre per la formazione professionale dei comunicatori pubblici è valida solo la sessione di sabato mattina.
Ognuno di noi può scegliere ogni giorno, con la sua partecipazione a iniziative benemerite, con ogni acquisto ragionato che fa, ogni scarto che produce e sa smaltire correttamente ed ogni azione che ricade sulla collettività, se contribuire a costruire qualcosa che aiuti il presente e ponga basi migliori per il futuro dei nostri territori, oppure restare nell’apatia di una colpevole rassegnazione o, peggio, permettersi il lusso ingiustificato di pensare che la cura di quanto abbiamo attorno non ci riguardi sempre e comunque personalmente. Purtroppo, come ci ricorda Papa Francesco nella “Laudato si’”, documento fondante per l’ispirazione del nostro convegno, “molti sforzi per cercare soluzioni concrete alla crisi ambientale sono spesso frustrati non solo dal rifiuto dei potenti, ma anche dal disinteresse degli altri. Gli atteggiamenti che ostacolano le vie di soluzione, anche fra i credenti, vanno dalla negazione del problema all’indifferenza, alla rassegnazione comoda, o alla fiducia cieca nelle soluzioni tecniche’”. L’invito alla cittadinanza, da parte delle associazioni proponenti, è allora quello di partecipare e fare tesoro di un’occasione tanto originale e arricchente per la nostra realtà, ancora spesso troppo pigra e male preparata a leggere i segni di questi tempi, che richiedono buona informazione e, soprattutto, replica di buone pratiche a tutti i livelli.