DIFESA: LA FREGATA SCIROCCO SI UNISCE ALL’OPERAZIONE NATO “SEA GUARDIAN”

La nave è partita da La Spezia e rimarrà nel gruppo navale NATO fino a fine ottobre

03 ottobre – La fregata Scirocco della Marina Militare ha lasciato nei giorni scorsi il porto di La Spezia per ricongiungersi al dispositivo navale della NATO, composto dalla fregata turca Yavuz e dalla fregata rumena Regele Ferdinand, per partecipare all’Operazione Sea Guardian e prendere parte alle operazioni di pattugliamento nel Mediterraneo centrale lungo le principali vie di comunicazione e di traffico marittimo.

 

La nave rimarrà nel dispositivo navale NATO fino al prossimo 20 ottobre.

 

 

Approfondimenti:

 

Nave Scirocco

 

La fregata Scirocco, al comando del capitano di fregata Natale Pizzimenti, è un'unità appartenente alla Classe Maestrale. Costruita a Riva Trigoso la nave è stata varata il 17 aprile 1982 ed è entrata in servizio il 28 aprile 1983. La nave ha un equipaggio di circa 160 uomini e donne, comprensivo dei team specialistici della Brigata Marina San Marco e della componente aerea della Marina Militare con un elicottero AB212 imbarcato.

 

Operazione NATO Sea Guardian

 

Nata dopo il summit NATO di Varsavia del luglio 2016, l’operazione Sea Guardian continua le attività svolte nella precedente operazione Active Endeavour, istituita in risposta agli attacchi terroristici contro gli Stati Uniti dell'11 settembre 2001. Sea Guardian è una operazione altamente flessibile che è in grado di garantire un ampio spettro di compiti operativi di sicurezza marittima che includono la sorveglianza degli spazi marittimi di interesse (Maritime Situational Awareness) e il contrasto al terrorismo marittimo, assicurando nel contempo la formazione a favore delle forze di sicurezza dei paesi rivieraschi (Maritime Security Capacity-Building). Oltre a queste attività le forze navali assegnate all’operazione possono esercitare l’interdizione marittima, la tutela della libertà di navigazione, la protezione delle infrastrutture marittime sensibili e il contrasto alla proliferazione delle armi di distruzione di massa.

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