Consulta Regionale dei nove Ordini degli Architetti della Sicilia: "I Bandi tipo approvati dalla Regione Siciliana sono uno strumento prezioso per aprire il mercato dei lavori pubblici"

La Sicilia è la prima Regione di Italia a varare i bandi tipo, riservando una particolare attenzione ai modelli da utilizzare per ciascuna procedura

Abbiamo condiviso, sin dalle prime battute, il Decreto n°30 Gab dello scorso 5 dicembre, a firma dell’Assessore alle Infrastrutture Falcone, attraverso il quale  la  Regione Siciliana ha dotato le stazioni appaltanti che operano  nell’isola dei bandi tipo per l’affidamento di servizi di architettura e ingegneria a liberi professionisti,  puntando su regole certe ispirate alla trasparenza, alla centralità del progetto, all’apertura del mercato ed allo snellimento  delle procedure di affidamento”.  Sono queste le dichiarazioni del Presidente della Consulta Regionale degli Ordini degli Architetti Siciliani, Giuseppe Falzea, che si associa alle dichiarazioni recentemente espresse dalla Consulta Regionale degli Ordini degli Ingegneri della Sicilia.   

I bandi tipo aprono il mercato – continua Falzea – perché, entro i limiti imposti dalla normativa vigente, riducono notevolmente il ricorso ai requisiti speciali, come quelli economico-finanziari e tecnico-organizzativi.

Per fare degli esempi, citiamo qualcuno degli elementi che aprono decisamente il mercato dei lavori pubblici alle strutture professionali medio-piccole, che rappresentano più del 90% degli Operatori Economici attivi sul territorio regionale:

  • Viene abbattuto il muro dei requisiti economico-finanziari, come quelli del fatturato, che per anni ha chiuso il mercato dei lavori pubblici ai giovani ed ai professionisti meno giovani che non hanno avuto la possibilità di lavorare negli ultimi anni; i bandi tipo promuovono infatti la sostituzione del requisito del fatturato con una semplice polizza assicurativa, puntando sul dispositivo di cui all’art. 83 comma 4 lettera c) del codice;
  • Negli Avvisi per manifestazioni di interesse, finalizzati alla formazione di elenchi di professionisti per affidamenti diretti viene espressamente sconsigliato il ricorso ai requisiti speciali, che sono previsti, sebbene come opzione facoltativa, dall’art. 32 comma 2 del codice;
  • Nei casi in cui sono previsti requisiti per i quali il codice stabilisce una forbice, come ad esempio per i requisiti tecnico-organizzativi, viene suggerito sempre il valore più basso, al fine di promuovere una maggiore concorrenza ed una più ampia  apertura del mercato;
  • La partecipazione ai concorsi di progettazione è aperta a tutti i professionisti, a prescindere dal possesso dei requisiti economico-finanziari e tecnico-organizzativi; requisiti che possono essere dimostrati dal vincitore, attraverso la costituzione di un raggruppamento temporaneo di professionisti, a valle della procedura concorsuale ed in particolare, nel momento dell’affidamento delle fasi successive della progettazione. Ciò alimenta una vera e propria rivoluzione culturale, promuovendo la centralità del progetto di qualità nei processi di trasformazione del territorio e restituendo potere contrattuale ai giovani talenti ed ai professionisti in grado di produrre progetti di qualità, anche se non sono in possesso di fatturato significativo o di uno studio professionale con tanti dipendenti”.

“Siamo dinanzi ad un risultato storico, che inseguiamo da anni – aggiunge Alfonso Cimino, Presidente dell’Ordine degli Architetti di Agrigento e Coordinatore del Dipartimento Lavori Pubblici della Consulta regionale degli Architetti -. I bandi tipo approvati dalla Regione, infatti, produrranno una notevole accelerazione negli affidamenti ai liberi professionisti ed una notevole apertura del mercato, offrendo alle Amministrazioni nuovi strumenti per potere fruire più agevolmente dei fondi strutturali comunitari”.

Con nostra grande soddisfazione – continua Cimino – la Sicilia è la prima Regione di Italia a varare i bandi tipo, riservando una particolare attenzione ai modelli da utilizzare per ciascuna procedura. Infatti, al decreto sono allegati ben 11 bandi tipo specifici, che le stazioni appaltanti potranno utilizzare per potere bandire i concorsi progettazione (ad un grado o a due gradi) o i concorsi di idee e per potere affidare servizi di architettura e di ingegneria a liberi professionisti, ricorrendo, in relazione agli importi a base di gara, ad affidamenti diretti, a procedure negoziate ed a procedure aperte o ristrette.  Per ogni tipo di procedura, è dunque previsto un bando tipo, scaricabile dal sito web del Dipartimento Regionale Tecnico, nella versione editabile, costantemente aggiornata dallo stesso DRT”.   

Il nostro auspicio – conclude Falzea – è che il decreto 30 Gab dell’Assessore Falcone possa stimolare altre regioni a seguire l’esempio virtuoso della Sicilia e che soprattutto lo stesso decreto possa segnare un’auspicata inversione di tendenza rispetto a quelle politiche, che non condividiamo,  portate avanti negli ultimi tempi sia a livello centrale che regionale, tese a centralizzare la progettazione presso la pubblica amministrazione, sottraendola al libero mercato e privandola delle garanzie di qualità assicurate dalla concorrenza”.

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