Soverato (Catanzaro) – “Per l’intensa e qualificata attività di ricerca e seminariale sul tema media-migrazioni apprezzata anche all’estero”. E’ questa la motivazione del Premio Città Solidale 2019 consegnato sabato 13 aprile 2019 presso il Teatro di Soverato (Catanzaro) al professor Francesco Pira, sociologo e docente dell’Università di Messina. Ha ricevuto il prestigioso premio insieme ad Antonio Parrinello, fotoreporter dell’Agenzia di Stampa internazionale Reuters, agli inviati di Repubblica Franco Viviano ed Alessandra Ziniti autori del libro verità “Non lasciamoli soli” sul lager della Libia, e alla fotografa e artista Luisa Menazzi Moretti, le sue opere sulla migrazione sono state esposte in tutto il mondo. Tra i premiati anche la giornalista marocchina che lavora per Mediaset e per il quotidiano la Stampa, assente perché all’ottavo mese di gravidanza, autrice di importanti inchieste sul razzismo.
Emozionato e commosso Francesco Pira ha ricevuto il Premio dalle mani di Padre Piero Puglisi. “Su questo argomento ho pubblicato due articoli scientifici su testi accademici e svolto relazioni in importanti convegni in Italia e all’Estero, tenuto seminari per l’Ordine dei Giornalisti e in diverse scuole. Sono grato a chi ha voluto riconoscere questo mio impegno” ha commentato il sociologo siciliano.
"Vivere le proprie emozioni e sentirsi veramente fratelli" con queste parole, è stato Padre Piero Puglisi, Presidente di Fondazione Città Solidale, ad aprire la sesta edizione del Premio Città Solidale sabato 13 aprile che nel 2019 ha avuto come tema: “L’Immigrazione in RETE. Compiti e responsabilità dei mezzi di comunicazione nei processi di integrazione”. Una manifestazione che ha avuto come cornice il Teatro Comunale di Soverato, riempito in ogni ordine di posto dagli studenti di vari Istituti di Soverato, Chiaravalle, Girifalco e del Comprensorio.
I ragazzi hanno potuto trascorrere una mattinata significativa dal punto di vista formativo con le testimonianze, moderate dalla giornalista Rai Emanuela Gemelli, degli illustri ospiti, Francesco Pira, Francesco Viviano, Luisa Menazzi Moretti, Antonio Parrinello e Alessandra Ziniti, Testimoni che hanno delineato un quadro fatto di buona comunicazione, di volti ed immagini di un’immigrazione diversa da quella che molte volte viene raccontata nella nostra quotidianità. Protagonisti, inoltre, della mattinata, due ragazzi Lamin Touray del Gambia ed Osama Othman della Siria che, grazie al sostegno, all’impegno ed alla passione delle docenti del CPIA di Soverato hanno emozionato il pubblico presente recitando delle commoventi poesie. Emozioni che si sono rincorse nei video dei giovani studenti dell’Istituto Alberghiero di Soverato, dell’Istituto Tecnologico Giovanni Malafarina e dell’Istituto d’Istruzione Secondaria “Enzo Ferrari”, Liceo Scientifico di Chiaravalle che hanno testimoniato come i social, se usati bene, possono essere un veicolo di inclusione ed integrazione. Una manifestazione che ha sicuramente lasciato in ognuno dei presenti la consapevolezza che la comunicazione deve per forza di cosa essere monitorata costantemente. Troppe volte, soprattutto le giovani generazioni, affidandosi ai social, incorrono in fake news che proprio per quanto riguarda l’immigrazione hanno generato pericolose sacche di razzismo, anche nella nostra Italia. Dopo l’intervento del sindaco Alecci di Soverato, a concludere la manifestazione, sono stati i canti ed i balli dei ragazzi che frequentano il CPIA di Soverato, che hanno regalato suoni e colori di un’Africa che troppe volte sentiamo lontana e pericolosa ma che si scopre preziosa proprio nelle differenze e nelle fusioni che ogni giorno i nostri ragazzi vivono nelle nostre scuole. Alla manifestazione erano anche presenti il sindaco Gallello di Gasperina, l’ing. Pietrantonio di Girifalco, il commissario Belpanno di Squillace, rappresentanti del Comune di Soverato, il Vicario Generale della diocesi di Catanzaro-Squillace, diversi dirigenti scolastici, rappresentanti di diversi Enti ed Istituzioni.