Macerata. QUIsSI CRESCE! buone pratiche per i servizi dell’infanzia

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Le buone pratiche nell’educazione 0/6 sono state al centro del seminario di apertura dell’anno scolastico, tenuto da Zerosei Up, che si è svolto sabato 5 ottobre per iniziativa del Comune di Macerata nell’ambito di QUIsSI CRESCE!, il progetto sostenuto nell’ambito del fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

Hanno partecipato oltre 60 insegnanti ed educatrici del territorio maceratese che hanno potuto conoscere le esperienze di altre realtà nazionali e internazionali portate dalle relatrici Barbara Molinazzi coordinatrice dei servizi educativi del Comune di Imola, Moira Sannipoli responsabile del Centro di documentazione sperimentazione sull’infanzia della Regione Umbria e Flavia A. Sabath consulente e formatrice di WABE e V. Hamburg di Amburgo.

Alle relatrici e ai partecipanti ha portato il saluto dell’Amministrazione l’assessore alla Scuola e vice sindaco Stefania Monteverde che ha parlato della sfida che il Comune di Macerata insieme ai partner del Tavolo 0/6 e del progetto QUIsSI CRESCE! ha lanciato per mettere in rete e migliorare i servizi all’infanzia. “Abbiamo una sfida culturale, mettere i bambini al centro di un progetto di città. Per questo investiamo su attività di rete sempre più innovative. Nella Giornata internazionale degli Insegnanti è particolarmente importante stare con educatori e insegnanti per costruire insieme una nuova visione”

“Il futuro Zerosei è un fatto culturale cui partecipano insegnanti educatrici che possono partire da ciò che accomuna le diverse realtà (nido infanzia e primaria) per avviare percorsi e lavoro condiviso senza dover aspettare le condizioni logistiche per lavorare insieme” ha sottolineato Moira Sannipoli raccontando l’esperienza in Umbria.

Ad Imola è già realtà da quattro anni l’integrazione tra i bambini del nido e della scuola infanzia che condividono spazi comuni come quello dell’accoglienza, i giochi e i momenti come la merenda o il pranzo in cui possono scegliere in quale aula e con chi consumare il pasto tra i due ambienti della scuola infanzia o del nido. Godere di spazi comuni senza barrire in cui ciascuno può muoversi in libertà “invadendo” quello dei piccoli o dei grandi crea relazioni tra loro e amplia le figure di riferimento come ha raccontato la coordinatrice pedagogica Barbara Molinazzi. “Conseguenza più innovativa di tutto ciò è stata quella di ripensare il curriculo del bambino con una logica di continuità e un gruppo lavoro educatori e insegnanti all’interno di un unico progetto.”

Molto interesse ha destato anche l’esperienza della tedesca WABE portata dalla consulente e  formatrice Flavia A. Sabath. WABE è un’associazione pedagogica di Amburgo che gestisce 24 scuole infanzia con  2.900 bambini 0/6, una scuola internazionale dove vengono accolti 300 bambini e ragazzi di 24 nazioni diverse dalla prima fino alla maturità con lezioni tenute esclusivamente in inglese. Inoltre 1000 bambini sono seguiti nel pomeriggio, servizio che si aggiunge ai due centri per bambini e genitori 0/1 anno associati a scuola infanzia che hanno difficoltà a livello sociale.
“Cerchiamo di gestire nuove sfide che ci arrivano con nuove modalità di lavoro e di pensiero. Siamo convinti che l’intelligenza emotiva sia la via per trovare soluzioni comuni e raggiungere determinati obiettivi, in primis quello che i bambini a noi affidati crescano in modo autonomo coltivando le loro potenzialità e sviluppando il senso affettivo. – ha spiegato Sabath – Il passaggio infanzia/primaria comporta grandi sfide dall’ambiente nuovo alla strutturazione quotidiana diversa. Nostro compito è preparare i bambini nel modo migliore con progetti e attività comuni tra infanzia e primaria.”

“Al seminario seguiranno percorsi formativi diversi e paralleli che uniranno un nido e una scuola dell'infanzia nell'approfondimento di una tematica educativa, come ad esempio il gioco, per favorire attraverso la riflessione e il dialogo percorsi comuni e integrati verso un curriculo 0-62 – spiega la coordinatrice dei nidi comunali Marzia Fratini – “Sempre nell'ambito del progetto QUIsSI CRESCE! sono previsti scambi pedagogici con le realtà incontrate sabato perchè i pensieri e le pratiche educative possono ampliarsi e contaminarsi fino a raggiungere ogni educatore, insegnante, coordinatore, genitore, bambino, bambina della città tramutandosi in opportunità di crescita per tutti”.

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