Messina, 05/02/2020 – Presentato questa mattina presso l’Istituto Nautico Caio Duilio il progetto Nauticinblu di Marevivo, terza tappa siciliana di un percorso educativo che coinvolge numerosi istituti in tutta Italia, le cui attività interesseranno il prestigioso Istituto di via La Farina.
Il progetto Nauticinblu, percorso formativo di educazione ambientale promosso dall’associazione Marevivo, è realizzato anche grazie al sostegno del gruppo Caronte & Tourist.
Quattro le giornate di attività che coinvolgeranno gli studenti dell’Istituto Nautico Caio Duilio che, guidati da esperti ed educatori potranno acquisire una serie d’informazioni trasversali al percorso curriculare scolastico, apprendendo nozioni sulla tutela del mare e sullo sfruttamento sostenibile delle risorse marine.
Il progetto che si articolerà in una serie di attività in aula e in outdoor, vedrà la collaborazione di ricercatori, esperti, professionisti del mare, che aiuteranno gli studenti nell’analisi delle grandi emergenze del mare e delle nuove misure di tutela.
A fare gli onori di casa la dirigente scolastica Maria Schirò, eletta nel 2019 presidente della rete degli istituti nautici d’Italia, che ha aperto i lavori della conferenza di presentazione del progetto, con la proiezione di un
PowerPoint, un collage che ha ripercorso le due precedenti esperienze. "Puntiamo alla tutela del mare attraverso questo progetto. Prevenire e contrastare l'inquinamento del mare, questo è il nostro obiettivo da realizzare in sinergia con l'associazione Marevivo, con cui collaboriamo da qualche anno. Il mare è una risorsa preziosa che va salvaguardata. I ragazzi di Marevivo sono il braccio di questo progetto". Un mare d'arte, questo il tema dell'intervento di Linda Schipani, ingegnere ambientale ed artista, che si occupa della gestione dei rifiuti, che ha spiegato come riutilizzare il materiale che raccogliamo sulla spiaggia che "Con inventiva e passione può diventare opera d'arte, attraverso l'utilizzo di legnetti e fustini di plastica". “Mandala”, le cosiddette installazioni di spiaggia, mostrano le plastiche che il mare contiene. Presente il Comandante della Capitaneria di Porto di Messina Gianfranco Rebuffat, che ha ribadito la coscienza dei valori importanti della vita. Tra questi "la salvaguardia dell'ambiente che stiamo vivendo. Il mare è predominante per la città di Messina. Un mare fonte di risorse, fonte di lavoro per voi studenti del Nautico. Il rispetto delle regole che esistono è fondamentale". Quindi un invito "Seguite con attenzione questi progetti". Così il giornalista e delegato provinciale Marevivo Mario Primo Cavaleri rivolgendosi alla platea di studenti "voi siete i protagonisti di questo momento, appartenete alla generazione di Greta. In passato abbiamo trascurato l'ambiente. Dobbiamo fare convivere il progresso e l'equilibrio della natura. Gli istituti nautici sono un presidio fondamentale nelle politiche del mare".
Il programma e i contenuti del progetto sono stati relazionati dal direttore di Marevivo Sicilia, Mariella Gattuso che ha sottolineato "con la consegna della nostra vela blu, vogliamo lasciare una traccia del nostro progetto all’Istituto Nautico guidato da una Dirigente che ha sempre mostrato generosità e disponibilità ad accogliere questo genere di iniziative. Occorrono Scuole plastic free per uno sviluppo sostenibile attraverso una rete di istituti scolastici. Nella statistica degli istituti regionali la Sicilia è al primo posto nell'iniziativa Plastic free. Il primo passo è avvenuto nella cittadina di Favara. L'auspicio – ha concluso la Gattuso – che a breve anche l'Istituto Nautico Caio Duilio diventi scuola plastic free". A questo proposito la Dirigente scolastica professoressa Maria Schiro' ha assicurato "che stiamo lavorando in questa direzione. Da inizio anno, infatti, abbiamo avviato il progetto "Un mare di differenza" con Messina Servizi Bene Comune. Si tratta di una campagna di sensibilizzazione alla raccolta differenziata, un progetto che prevede plastic free con uso di borracce al posto delle bottigliette di plastica". Tiziana Cappello, biologa e ricercatrice dell'Università degli studi di Messina, nel ringraziare il Caio Duilio “sensibile a queste iniziative che coinvolgono il mondo del mare”, ha detto che "Obiettivo comune è la tutela e la salvaguardia del mare". La studiosa ha poi spiegato il concetto di ecotossicologia, con tutti gli effetti contaminanti dei materiali sugli organismi acquatici, con particolare riferimento all'Inquinamento da plastiche. Con lo slogan SOS plastiche: dal mare alle nostre tavole! "Siamo corresponsabili ed allo stesso tempo vittime dell'inquinamento delle plastiche" ha aggiunto la giovane ricercatrice di Marevivo. "Dobbiamo seguire le linee guida della Green Economy". Il direttore di Marevivo Sicilia, Mariella Gattuso è poi tornata sull’argomento spiegando il progetto Nauticinblu", lo scopo e gli obiettivi. "Ci occupiamo di mare, polmone blu, da circa 35 anni. Dell'inquinamento di questo ecosistema. La generazione passata non ha avuto cura del mare". La relatrice si è quindi soffermata sulla Blue Economy, snocciolando una serie di numeri e statistiche interessanti: ”282 milioni di dollari in beni e servizi, sono prodotti dagli Stati Uniti dal rapporto con gli oceani. Cifra che arriva con il turismo a 6 miliardi di dollari. La nostra ricchezza – ha proseguito la Gattuso – passa attraverso il mar Mediterraneo. 200mila aziende italiane lavorano con il mare. Ogni euro prodotto dalla Blue Economy raddoppia. La flotta italiana è al quinto posto nelle maggiori economie riunite nel G20. La prima nel mondo di navi RoRo impiegate nel cabotaggio marittimo. La quinta per quanto riguarda le navi cisterna". Illustrate quindi le ricadute occupazionali legate a questo settore: “in Liguria il 77% degli allievi usciti da scuole legate alla Blue Economy ha trovato lavoro entro sei mesi dalla fine del percorso formativo. 15mila gli studenti interessati in tutta Italia al progetto Nauticinblu”. Presentate infine le figure professionali e le leggi a tutela del mare che però "trattiamo come una pattumiera". "Non voltiamo le spalle al mare. Cambiamo rotta. Facciamo la differenziata" quasi un invito accorato ai ragazzi ai quali è stato ribadito che "il vostro futuro è legato alle vostre scelte. Il mare è una risorsa che va rispettata".
Attività pratiche e laboratoriali, affidate ai biologi Mariateresa Costanzo e a Gianluca Cicala, con gli studenti pronti a cimentarsi nei vari esperimenti, hanno chiuso la giornata. I due biologi avranno il coordinamento e lo sviluppo delle successive giornate di lavoro che vedranno i giovani partecipanti scendere in campo per collaborare attivamente allo sviluppo di una giornata ecologica per ripristinare il tratto costiero del Ringo, sito nel quale la presenza della passeggiata a mare ha notevolmente influito sull’integrità ecologica della spiaggia antistante.
Dopo la raccolta i partecipanti effettueranno il campionamento dei rifiuti rinvenuti che consentirà agli studenti di analizzare gli aspetti relativi alle quantità e alla tipologia dei rifiuti raccolti e perfino la loro possibile provenienza; i dati confluiranno in un report finale e saranno trasmessi infine ad un ente di ricerca che conduce degli studi scientifici sul beach litter.
“Abbiamo accettato ben volentieri l’invito di Marevivo a collaborare, per il terzo anno consecutivo alle iniziative di educazione ambientale – ha affermato, in chiusura, la Dirigente scolastica Maria Schirò – consapevoli che la conoscenza più approfondita dei problemi che stanno coinvolgendo l’ambiente merita un’alta attenzione. La scesa in campo con attività pratiche sarà di grande utilità per i nostri studenti, non solo perché li aiuterà nella comprensione di contenuti scientifici complessi legati al mare e all’inquinamento, ma anche perché contribuirà ad aumentare la loro consapevolezza sulle responsabilità alle quali siamo chiamati come cittadini attivi e diligenti.”