Abbiamo bisogno di aria, di vento, per allontanare le paure e spazzare la solitudine, da sempre la musica richiama l’idea dello stare insieme, del divertirsi, del riflettere insieme. Con questa visione, e con la voglia di cercare il bello che si cela in rete, ho contattato Francesco Cioffi, che insieme a Fabrizio Loiodice, nel 2008 creano e fondano, in puglia, la band dal nome Medison. Francesco è un artista dalla voce calma e calda, dall’anima allegra, cosa che emerge anche dalle varie canzoni che ha scritto, e che insieme a Fabrizio ed altri amici hanno musicato e portato in giro in vari concerti. Un gruppo emergente del Sud Italia si potrebbe dire, ma i temi che affrontano nelle loro canzoni non hanno né tempo né luogo, vanno diritto al cuore del concetto espresso, accompagnate da un armonico suono di strumenti che in alcuni momenti diventa culle delle parole in altre diventa parola stessa, attraverso assoli e giri armonici.
La canzone che ha attirato la mia curiosità nella ricerca del bello nella rete ha un titolo emblematico “Come fa il vento”, un testo che sembra scritto per questi giorni, che sembra cavalcare l’onda emotiva, ma non è così, mi racconta Francesco che è stata scritta qualche tempo fa, infatti è stata inserita nel loro disco dal titolo “Identico”, ma che ha al suo interno, quasi in modo profetico, lo slogan che l’Italia ha adottato in questo contrasto al virus… “Andrà tutto bene”.
Due parole con Francesco Cioffi fatte al telefono:
D:I vostri testi lanciano un messaggio di speranza da dove nascono
F.:Credo che la musica abbia un ruolo sociale molto importante. A dirla tutta non faccio nemmeno sforzo, o uno studio sui testi, perché per scrivere messaggi positivi bisogna essere positivi, ed io sono positivo, e credo fermamente che questa positività condivisa con gli altri “compagni” di band sia il nostro stile, non ne trovo un altro.
D: mi dicevi che la canzone “come il vento” non è inedita
F:La verità è che "Come fa il vento" non è una canzone nuova. È uscita tempo fa con il nostro disco “Identico”. Adesso molta gente ci chiedeva di condividerla perché il ritornello ripete “andrà tutto bene” che poi è lo slogan che l’Italia ha adottato per farsi coraggio in questo momento di lotta al corona virus. In effetti abbiamo ricevuto tanti messaggi in cui ci ringraziano per averla scritta. Ci rendiamo conto che questo pezzo è sempre attuale, del resto, chi non ha mai avuto bisogno di darsi speranza nella vita?
D: ma quindi credi che la musica possa essere strumento di supporto per non rimanere “isolati”?
R:Quando sei in isolamento la musica ti tiene compagnia, specie se la suoni o addirittura la crei. Sono proprio i momenti come questo, i giorni in cui ti trovi nel silenzio della tua casa, che ti danno la possibilità di pensare e quindi di creare. Ascoltarla poi ti conforta, ti sostiene, a volte ti carica altre ti serve per far venir fuori paure e tristezze che trovano nelle armonie musicali una valvola di sfogo.
D: cosa vi aspetta nel prossimo futuro
R: Vogliamo girare l’Italia, nei pub, locali, in estate, per farci conoscere anche fuori dalla Puglia, la regione in cui viviamo e in cui facciamo più live, e poi c’è la produzione musicale per cui dovremmo uscire con un paio di singoli non appena tutta questa storia avrà fine. Un lieto fine.
Nella certezza che “tutto andrà bene”, lasciamoci cullare dalle note di una bella melodia, che ci porti lontano dai pensieri neri, ma vicino ai cuori delle persone.