L’Arcivescovo di Catania in preghiera nella cappella di Sant’Agata per la fine della pandemia

Giuseppe Adernò

Catania, marzo 2020 – Una preghiera a Sant’Agata nella cappella che conserva le sacre reliquie in Cattedrale è stato il segno di devozione che l’ArcivescovoSalvatore Gristina ha compiutosabato 21 marzo.

Solo, senza la partecipazione di fedeli, secondo le disposizioni governative, l’Arcivescovo ha pregato a nome di tutti i catanesi devoti  della concittadina Martire Agata.

O amata nostra Sant’Agata, tu che hai sperimentato l’assistenza del Signore
durante le sofferenze del martirio, ottienici abbondanza di fede e di
speranza.
T’invochiamo per le nostre famiglie, le persone anziane, i bambini e i giovani della nostra Città e del territorio che tante volte hanno sperimentato il tuo potente patrocinio. Aiutaci a stare vicini, anche con i mezzi di comunicazione, a tutti e particolarmente alle persone che soffrono per la solitudine o che si sentono abbandonate.
Assisti coloro che coraggiosamente e generosamente stanno accanto
alle persone colpite dal virus, svolgendo l’attività di medici, infermieri, operatori sanitari.

Rendi perseveranti i volontari che li collaborano e fiduciosi i ricercatori di adeguate soluzioni mediche. Rendi prezioso il loro servizio anche con la cessazione del nefasto contagio e la completa guarigione delle persone già colpite.
Veglia, o nostra Sant’Agata, sulle persone che sono impegnate a svolgere attività necessarie anche in questo tempo e conforta quelle che
ora si trovano nelle carceri.
Ottieni saggezza e lungimiranza per coloro che ci governano con la responsabilità di decisioni per tutta la comunità civile e per coloro che hanno particolari compiti per la promozione del bene comune e per la tutela dell’ordine pubblico, come pure per la salvaguardia del lavoro e delle varie attività economiche.
Fa’ che tutti noi ci mostriamo cittadini premurosi e attenti osservando anzitutto le indicazioni e le prescrizioni che ci vengono date dalle competenti Autorità.

Una preghiera devota e fiduciosa con lo sguardo alla giovane Agata che ha sempre protetto la sua Città dall’eruzione della lava, l’ha assistita durante il terremoto e l’ha accompagnata nel cammino di ripresa, risorgendo sempre.

Ora il suorosso velo verginale si stenda sul cielo della città di Catania esia protetta dal dilagare del virus, ma occorre che ciascuno svolga la sua parte, viva la Quaresima in quarantena e trovi il positivo anche nel disagio del distanziamento sociale e delle restrizioni imposte per un maggior bene sociale.

Lo slogan, “Tutto andrà bene” che appare sui balconi e nei messaggi di speranza, fa parte delle rivelazioni della mistica inglese del medioevo Beata Giuliana di Norwich. Sono, infatti, parole che il Signore le ha dettato durante le mistiche visioni e quindi è un messaggio spirituale che sollecita fiducia e serenità nella prova e presto si uscirà dal triste tunnel e ritornerà la luce della primavera che muovo oggi i primi passi.

            

 

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