Catania, 25 aprile 2020 – In un servizio televisivo sul coronavirus è stata rivolta particolare attenzione ai 600 bambini di Bergamo nati n questi due mesi di pandemia, con tutti i blocchi e vincoli che hanno limitato e vietato la presenza dei padri al parto o la visita e l’abbraccio dei nonni. 25 di questi bambini sono nati da mamme che risultavano positive al Covid-19, come la famiglia del paziente 1 di Codogno.
Anche in Sicilia sono nati in questi mesi diversi bambini e le norme di prevenzione e di distanziamento hanno reso impossibile ai nonni e agli zii di vedere e abbracciare i nipotini.
Dinanzi al mistero della vita che nasce, si rinnova il segno evidente che “Dio non si è stancato degli uomini”.
Come ha dichiarato il giurista Sabino cassese, il valore universamente alto dell’esistenza umana non può essere subordinato all’economia, né veicolato a “targhe alterne”.
Per coerenza il Governo e l’Organizzazione Mondiale della Sanità, impegnati nella tutela della salute come bene primario dei cittadini, dovrebbero condannare l’aborto e l’eutanasia, segno che “l’uomo si è stancato di Dio “ e lo vuole mettere da parte, anzi, prendere il suo posto e sentirsi onnipotente.
La pandemia del Covid-19, appare un’eloquente lezione di parità e di uguaglianza sociale oltre che riflessione sulla pur sempre debolezza della creatura umana.
Il “precauzionismo” e le norme di distanziamento e di prevenzione del contagio diventano oggi planetarie e tutte le nazioni sono coinvolte alla ricerca del vaccino e della salvaguardia del creato e delle creature, senza però dimenticare il Creatore.
Lodevole in Sicilia l’azione culturale promossa dai Centri di Servizio per il Volontariato previsti nella regione (Legge n.266/91: a Palermo (CESVOP), a Catania (CSVE) e a Messina (CESV), anche se con sigle diverse.
Il CENTRO DI SERVIZI PER IL VOLONTARIATO ETNEO, associazione fondata sul principio della cittadinanza attiva e responsabile, attenta alla partecipazione e aperta alla cultura della solidarietà, ha nel collegio dei Saggi il Catanese Umberto Ienzi, che, in modo solidale e vocazionale è stato molto vicino a Carlo Casini, quale Cofondatore e responsabile per tutta la Sicilia e componente della “ Federazione Europea per la Vita” e della Commissione “Uno di Noi”.
Il Centro opera nelle province di Catania, Enna, Ragusa e Siracusa offrendo servizi di Formazione, Consulenza, Assistenza alla progettazione e svolge attività di ricerca, documentazione, promozione e informazione.
Umberto Ienzi, inoltre, ha ricevuto la nomina di Consigliere dell’ANCI SICILIA per l’Osservatorio della Famiglia e le Politiche Sociali.
Il 10 dicembre 2016, Anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, è stata inoltrata all’Unione Europea la petizione perché si ponga fine al finanziamento di attività che presuppongono la distruzione di embrioni umani, consapevoli che ogni essere umano, fin dal concepimento, dev’essere qualificato “UNO DI NOI”.