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11 agosto 2021 – Riceviamo e pubblichiamo integralmente la denuncia pervenuta da un cittadino, sulle condizioni dei tratti autostradali nel territorio siciliano, causa di drammatici incidenti nel corso degli anni.
“Questo è quello che è successo a me all’ingresso della prima galleria di Scaletta Zanclea (Direzione Catania), probabilmente o un masso o un calcinaccio. Vivo per miracolo”. Lo ha dichiarato sui social l’avv. Letterio Interdonato, postando la foto sul gruppo Facebook “A19 A20 Le autostrade della vergogna”, subito dopo si è scatenata la bolgia dei lapidari commenti contro i vertici del Cas, della Regione Siciliana e dell’Anas che ormai è ritenuta a pieno titolo complice del disastro.
Purtroppo continua a lievitare la recente ricerca effettuata da Cittadinanzattiva Autostrade Sicure, sulle due tratte A18 e A20, un vero bollettino di guerra, con oltre 2600 incidenti censiti dal 2019 ad oggi, 17 morti, 700 feriti e 2001 danneggiamenti di mezzi in transito.
I siciliani si chiedono cosa devono aspettare ancora per vedere chiuso il Cas, carrozzone, che danneggia gli utenti e l’immagine della Sicilia nel mondo. I siciliani attendono ormai da 6 anni l’intervento del governo per togliere il pedaggio e declassare le due tratte a strade statali. Dal 2015, da quando l’Anas aveva revocato la concessione al Cas, poi restituitale dal CGA, è stato un crescendo di degrado, con episodi di evidente trascuratezza e negligenza: caduta di alberi di alto fusto sulle corsie di marcia, vari incendi che hanno interessato le due carreggiate, l’allagamento della sede stradale che ha comportato la chiusura dell’A20, lavori interminabili, pericolosissime e lunghe tratte in doppia corsia.
La politica in questa legislatura ha visto passare ben 3 Ministri alle Infrastrutture e Trasporti, in tanti hanno rilasciato dichiarazioni pubbliche, presentato sporadiche interrogazioni parlamentari, che sono state rilanciate dai media, ma nel concreto il nulla e i siciliani continuano a protestare, pagare il pedaggio e a subire nella indifferenza generale.
A coordinare le azioni di protesta con razionalità e impegno costante, sono state le associazioni di consumatori Federconsumatori, Arco Consumatori, Konsumer in sinergia con Cittadinanzattiva Autostrade Sicure, infatti nel 2020 hanno presentato un esposto per “Attentato alla Sicurezza dei Trasporti” alla Procura della Repubblica di Messina. Nel mese di aprile del c.a. le tre Associazioni di Consumatori hanno iniziato attività mirate a far ottenere agli utenti del CAS A18 e A20, attraverso un’azione legale, il rimborso dei pedaggi autostradali riferiti agli ultimi 10 anni. Inoltre sempre ad aprile è seguita da parte di Federconsumatori di Roma la segnalazione all’Antitrust Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato dei Trasporti e segnalato all’AGCM all’ART Autorità di Regolazione dei Trasporti, degli atavici disservizi delle due Autostrade siciliane l’A18 e l’A20 gestite in concessione dal Cas “Consorzio Autostrade Siciliane”.