Ars Musica di Daniele Morelli, il nuovo disco dal 7 aprile 2023

Per l'etichetta Off Records, il progetto musicale del chitarrista toscano trapiantato in Messico, presenta quindici composizioni originali, dedicate a divinità quasi sempre riconducibili all’arte e alla creatività. L’ispirazione arriva da luoghi scomparsi e da suoni ben lontani dalla cultura moderna, nascosti all’occhio dei meno curiosi. Un viaggio tra suoni rarefatti e melodie sospese che spesso trascendono nella psichedelia

Un viaggio verso un mondo ancestrale, tra suoni rarefatti e melodie sospese che spesso trascendono nella psichedelia. Si presenta così Ars Musica, nuovo disco di Daniele Morelli in uscita il 7 aprile 2023 per l’etichetta Off Records. Un progetto in cui il chitarrista toscano, trapiantato in Messico ormai da dieci anni, presenta quindici composizioni originali interamente riprodotte con la chitarra. Attraverso il suono di questo strumento che diventa ritmo, melodia e percussione allo stesso tempo, riprendono nuova linfa vitale alcune delle culture più antiche della storia. A descriverle è il suono rigorosamente analogico che pur spaziando tra loop e pedaliere mantiene una purezza quasi primordiale, atavica che raggiunge le radici di tante civiltà.

L’ispirazione arriva da luoghi scomparsi e da suoni ben lontani dalla cultura moderna, nascosti all’occhio dei meno curiosi. Tutte le composizioni, infatti, pur presentando caratteristiche diverse, sono dedicate a delle divinità quasi sempre riconducibili all’arte e alla creatività. Pertanto, questo viaggio si sviluppa in diversi luoghi geografici, partendo dalla mezzaluna fertile in Mesopotamia, passando per l’Egitto fino a raggiungere l’antica Grecia. Ogni brano parte da semplici idee ritmiche per creare nuovi paesaggi sonori ed è sempre arricchito da rumori della natura interamente riprodotti con la chitarra. Ascoltando le tracce del disco si ha come l’impressione di immergersi nel passato in una musica che, nonostante l’utilizzo di strumenti moderni, fuoriesce da un mondo sepolto popolato da dei ormai sconosciuti. Tra questi c’è Enky, dio mesopotamico dell’acqua, della conoscenza e della creazione, descritto in un gioco di poliritmie che sovrapponendosi creano un paesaggio sonoro sconosciuto. Marimba è invece una divinità africana appartenente al culto degli Zulu dalla quale si dice derivi il tipico strumento messicano e che in questo brano viene descritta attraverso un suono sfuggente, fluido, aperto alla psichedelia. Kinich Ahau è riconducibile alla cultura Maya e rappresenta un omaggio alle civiltà precolombiane attraverso una musica più geometrica, aperta ad ogni tipo di interpretazione. 

Biografia: Chitarrista e compositore italiano, nato in Toscana nel 1984, originario di Forcoli, inizia a studiare il piano classico a 7 anni e la chitarra a 11 nel mUsic Artwork Village di Ponsacco, e in seguito jazz a Siena. Inizialmente influenzato dal blues, partecipa nell’Orchestra Atmaniam che lo avvicina alla world music e soprattutto alla musica africana, turca e indiana. Nel 2004 nasce il suo primo progetto personale di rock progressive intitolato Milvus con cui registra due album, uno in studio “Milvus” e uno dal vivo “Impronte Analogiche”. Dopo varie presentazioni e collaborazioni artistiche multi-disciplinarie in Italia, il gruppo viaggia in Olanda e si stabilisce ad Amsterdam per un anno, dove si presenta regolarmente in fori della città. In seguito, Daniele trasloca in Francia ed entra al Conservatorio Nacional de Lyon per proseguire la sua formazione jazz. Nei viaggi in Francia ha conosciuto e suonato con gitani e musicisti di jazz manouche imparando così il repertorio gyspy jazz. Ha studiato con il chitarrista Philippe Roche, amico di Michel Petrucciani e ha partecipato alle masterclass di Barry Harris e Jonathan Kriesberg. Da Lyon, nel 2010 si muove a Bruxelles per partecipare al Bij Den Roge Trio e ad altri progetti di teatro e jazz. In questo periodo si forma il secondo progetto personale: Morelli Electric Quartet che presenta regolarmente tra Belgio e Olanda per due anni fino al momento in cui viene contrattato per un mese di tour in Messico. Daniele ha vissuto gli ultimi anni tra Città del Messico e Chiapas presentandosi in festival e jazz club con i suoi nuovi progetti, ovvero “Daniele Morelli standard trio”, “Dada Beat Orchestra”, “Grupo tsikuaki”, una formazione che fonde musica wirarika del deserto messicano e jazz, e altri progetti musicali. Tra i principali progetti, il tour del Morelli Electric Quartet da Amsterdam al Messico. Ultimamente ha registrato tre album a suo nome pubblicati con OFF Record label di Bruxelles. “Mision azul”, “La valigia dei sogni” e “Ars Musica”.

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