Torna a Como Miniartextil 2023, di fiber art contemporanea. Rassegna dedicata al Bimillenario della nascita di Plinio il Vecchio

Fino al 3 settembre, Denudare feminas vestis a cura di Miniartextil, unica mostra al monsi di ricerca nella fiber art contemporanea, in corso a Como, Ex Chiesa di San Pietro in Atrio. La rassegna si articola in due proposte parallele: da una parte i 54 minitessili, dall'altra le installazioni di grandi artisti come l'architetto giapponese Kato Kimiyasu (Kinu, 2023), l'italo-egiziano Medhat Shafik (Origine del mondo, 2007) , gli italiani Antonella De Nisco (Bacobosco, 2023), Yari Miele (Ninfa, 2023), Donatella Simonetti (Fluctus, 2023) e Alessandro Lupi (B.N., 2010). L’ospite d’onore è lo zimbabwese Moffat Takadiwa, che espone per la prima volta in Italia due opere: The red line, 2022 e Black circle, 2023. Le sue opere saranno anche alla 60ma Biennale di Venezia

Miniartextil ’32. Denudare feminas vestis

Durata: fino al 3 settembre 2023

Orari: tutti i giorni dalle ore 11 alle 19

Ingresso: 7 euro

Sede: San Pietro in Atrio, via Odescalchi, Como

Miniartextil 2023

L’edizione 2023 di Miniartextil dal titolo Denudare feminas vestis, unica mostra al mondo che promuove la ricerca nella fiber art contemporanea in corso a Como, Ex Chiesa di San Pietro in Atrio fino al 3 settembre.

La “Fiber Art” è una corrente artistica che utilizza tessuti, filati e fibre naturali o sintetiche per la creazione di sculture, quadri, installazioni e numerose altre creazioni artistiche, concentrandosi sui materiali utilizzati e sull’abilità del lavoro manuale.

La rassegna è dedicata e rientra nel programma delle Celebrazioni del Bimillenario della nascita di Plinio il Vecchio, pilastro comasco della cultura classica.

La mostra si articola in due proposte parallele: da una parte i 54 minitessili, dall’altra le grandi installazioni: l’artista serba Brankica Zilovic (Aphrodite, 2023), l’architetto giapponese Kato Kimiyasu (Kinu, 2023), l’italo-egiziano Medhat Shafik (Origine del mondo, 2007) , gli italiani Antonella De Nisco (Bacobosco, 2023), Yari Miele (Ninfa, 2023), Donatella Simonetti (Fluctus, 2023) e Alessandro Lupi (B.N., 2010), Anne von Freyburg (Who’s Bad’ -After Fragonard, 2022) artista olandese che vive a Londra.

L’ospite d’onore è lo zimbabwese Moffat Takadiwa, che espone per la prima volta in Italia due opere: The red line, 2022 e Black circle, 2023. Le sue opere saranno anche alla 60ma Biennale di Venezia, nel Padiglione dello Zimbabwe. Takadiwa è stato anche uno dei fondatori del Mbare Art Space di Harare, dove svolge un ruolo di mentore della crescente comunità di artisti.

Due le iniziative di fine mostra:

Il 2 settembre alle 17.30 si terrà la Performance sonora de L’Orchestra della Natura, di Daniele Delfino, ispirata a un racconto di Plinio, che rappresenta la sintesi di un pluriennale lavoro di ricerca condotto sulle qualità dei fenomeni acustici prodotti dagli strumenti di suono alle origini della musica.

Mentre domenica 3 settembre alle 19 per il finissage, sarà assegnato a Antonio Bernardo per l’opera “La sirena veste” (tecnica mista, uso di vari materiali, tulle, cotone cartone) il Premio ARTE&ARTE intitolato alla memoria di Nazzarena Bortolaso, imprenditrice, visionaria donna di cultura e co-fondatrice, con Mimmo Totaro, di Miniartextil, scomparsa nel 2022.

MAGGIORI INFORMAZIONI

Crediti:

particolare The Black circle, 2023 , Moffat Takadiwa (curtesy Semiose Gallerie Parigi) foto Carlo Pozzoni scattate durante l’anteprima stampa

Antonio Bernardo Italia, LA SIRENA VESTE Gli abiti a sirena, tecnica mista uso di vari materiali e supporti materiali utilizzati tulle cotone cartone

Moffat Takadiwa the red line (2022), SEMIOSE GALLERIE PARIGI, foto Carlo Pozzoni inaugurazione mostra con Sergio Gaddi e Mimmo Totaro

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