Battipaglia (Salerno) 14 novembre 2023 – È stato molto intenso il tavolo di confronto al MIMIT con le organizzazioni sindacali sulla vertenza Fos Prysmian di Battipaglia. All’esterno si è fatta sentire la presenza dei lavoratori del sito produttivo che hanno presidiato l’incontro, manifestando tutte le preoccupazioni per il futuro oggi più che mai incerto.
All’incontro ha preso parte, tra gli altri, il Segretario Nazionale Ugl Chimici Eliseo Fiorin che, al termine, ha riferito agli stessi lavoratori l’esito, esprimendo un giudizio globale positivo:
“Il Mimit – ha spiegato Fiorin – ci ha comunicato che si terranno dei tavoli tecnici, il primo il 23 novembre, con Agicom, insieme ad operatori del settore fibra ottica. Se dal tavolo tecnico emergeranno criticità e dall’analisi emergerà che la fibra ottica posata non possiede determinate caratteristiche di qualità, tipo la fibra ottica classe A2, allora, per il restante lavoro da fare, potranno essere applicati dei correttivi al fine di compensare quanto non previsto dal bando. Questa possibilità potrebbe essere parzialmente risolutiva per i problemi di mercato che attualmente Fos sta attraversando.
Per quanto riguarda il tema dei costi energetici che la Fos Prysmian sopporta nella produzione – ha aggiunto il Segretario Nazionale – quest’ultimi potrebbero essere mitigati attraverso una rimodulazione dei contratti con i gestori”.
Al tavolo la Ugl Chimici ha inoltre fatto presente che il ripristino dell’impianto di trigenerazione attraverso l’installazione dei due nuovi motori e il completamento degli investimenti bloccati nel 2019 potrebbero ulteriormente aiutare una produzione più sostenibile. Il Mimit si è reso disponibile a valutare la possibilità di finanziamenti pubblici a sostegno di futuri investimenti: “Siamo positivi rispetto alla possibilità che a Battipaglia – ha concluso Fiorin – si possano ristabilire le condizioni minime di una produzione di qualità a costi di mercato, ora però bisogna fare in fretta. I lavoratori sono in affanno per il ricorso alla cassa integrazione ed il tavolo tecnico si concluderà entro 90 giorni”.
Soddisfazione è stata espressa anche dai lavoratori in presidio a Roma che attendono adesso, con maggiore fiducia, sviluppi futuri positivi.