Roma – Tra Cina e Italia “è possibile mantenere relazioni commerciali e industriali che garantiscano alle rispettive imprese risultati utili e proficui”. Ne è certo Ubaldo Livolsi, CEO Livolsi&Partners SpA, tra gli intervenuti ad una conferenza stampa a Palazzo Madama, organizzata della senatrice Michaela Biancofiore, dal titolo ‘Dalla Geopolitica degli Stati alla geopolitica delle Imprese’. L’evento è stata l’occasione per affrontare le convergenze di interessi tra i due Paesi: Comprehensive agreement on investment, Golden power, Tutela della proprietà intellettuale, Energie rinnovabili.Il convegno è stato diviso in quattro sezioni con argomenti specifici. Nella prima parte sono state presentate le linee di sviluppo dell’industria cinese per individuare gli ambiti di maggiore interesse per le nostre imprese. Nella seconda sono stati presentati i modelli di cooperazione dei principali Paesi UE con la Cina, valutandone efficacia, limiti e modalità di gestione delle criticità, per poi confrontarli con i modelli preferiti dalle nostre imprese. Nella terza sezione sono state indicate le condizioni possibili per una cooperazione efficace e possibile tra Italia e Cina. Nell’ultima, infine, sono stati affrontati alcuni dossier nelle relazioni Italia-Cina, coinvolgendo relatori dei due Paesi che hanno valutato le possibili evoluzioni e prospettive nel rispetto delle regole condivise.”E’ possibile una reciproca crescita nel rispetto di regole, requisiti e vincoli esistenti”, ribadisce Livolsi, certo che questo “renderà possibile una maggiore e proficua collaborazione a tutti i livelli di interlocuzione. I segnali che giungono da politica ed economia ci fanno guardare al futuro con fiducia”.Secondo Alberto Conforti, direttore Internazionalizzazione delle imprese della Livolsi&Partners SpA, “è possibile collaborare tra imprese cinesi e italiane, affrontando le problematiche esistenti con spirito costruttivo”.Conforti ha maturato un’esperienza ventennale nella progettazione e realizzazione di joint venture commerciali e industriali tra imprese italiane e dell’Europa dell’Est, dell’Asia Centrale e dell’Asia Orientale. Oggi sostiene che la Cina sia “un grande mercato che non si può ignorare. Va affrontato con metodo, razionalità e conoscenza degli strumenti che garantiscano il successo delle iniziative imprenditoriali dei due Paesi. E’ in questa direzione che va la nostra attività, insieme a quella di tutti i soggetti che hanno partecipato a questo evento”.”Geopolitica e impresa non possono prescindere l’una dall’altra- commenta la senatrice Biancofiore- le relazioni con la Cina non possono che continuare. Le imprese vanno oltre la politica, possono determinare la crescita econonica e culturale di un Paese orientandone le politiche. Per me è scontato passare da una geopolitica degli Stati ad una geopolitica delle imprese, che vanno oltre gli steccati che la politica può mettere”.Tra i presenti alla conferenza anche Riccardo Monti, Vice Presidente Esecutivo Italia China Council Foundation; Xie Jianzhong, President of Europe China Commission; Alessandro Zadro, responsabile Centro Studi Italia Cina; Valentino Valentini, Vice Ministro delle Imprese e del Made in Italy; Rodrigo Cipriani, CEO Alibaba Italia; Jonathan Zhang, direttore dell’economia digitale della Zhejiang International Financial Federation; Alessia Pastori, Ernst&Young, Head of China & CIS Desk; Claudio Bergonzi, Global Director IP Italia; Wang Zheng, Vice President of China Mergers and Acquisitions, Association; gli onorevoli Ettore Rosato, Guerino Testa, Antonio Baldelli, Francesco Battistoni. |
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