Gravina di Catania, – Successo ogni oltre previsione per i primi due appuntamenti di “Classica internazionale”, la prestigiosa rassegna concertistica promossa dall’associazione catanese MondoMusica con la direzione artistica della pianista Giulia Gangi e il patrocinio del Comune di Gravina di Catania.
Ospitata nel teatro Musco di Gravina di Catania, la rassegna è giunta alle sua XII edizione, confermandosi un appuntamento irrinunciabile per gli appassionati.
Ad aprire la stagione è stato, venerdì 20 novembre, uno dei più noti pianisti viventi, Andrei Gavrilov, che ha interpretato in maniera superlativa un programma musicale all’insegna della profondità: partito dalle improvvisazioni mozartiane del Settecento, Gravilov ci ha fatto immergere nell’atmosfera dei salotti ottocenteschi con i Notturni di Chopin, fino alle esecuzioni di tre grandi autori russi, di cui ha fatto rivivere in pieno i sentimenti: la passione di Rachmaninov, la visionarietà di Scriabin, la schiettezza di Prokovief.
“Il concerto di Andrei Gavrilov – ha commentato Giulia Gangi – è stato senz'altro uno dei più sensazionali concerti proposti sul territorio nei ultimi tempi. In realtà non è stato un recital pianistico, anche perchè nemmeno lui ama definirsi un pianista. È stata, potremmo dire, quasi un'esperienza mistica, con l’autore che non ha interpretato la musica, ma si è fatto lui stesso musica. Gravilov dichiara di viaggiare mentre suona, attraversa i secoli e le città, conducendo l'ascoltatore in altrettanti personali viaggi che lo portano in un'altra dimensione. Nella Fantasia di Mozart con cui ha aperto il programma si intuivano già gli estremi timbrici che con i Notturni di Chopin sono diventati esagerati nelle sonorità della delicatezza e cantabilità estrema. Poi in Rachmaninov l’esecuzione è aumentata di volume, proseguendo con l’ampiezza della Quarta di Scriabin, di cui il "Prestissimo volando" è ai limiti dell'eseguibilità. Infine, nell'Ottava di Prokofiev si è raggiunta una straordinaria esplosione musicale”.
Da parte sua, il pubblico, esaltato e commosso, non ha lesinato al grande pianista russo applausi a scena aperta. Presenti in sala diversi esponenti della Catania pianistica e tantissimi giovani, a cui il maestro ha dedicato un’intera ora dopo il concerto per concedere abbracci, foto e calorose strette di mano.
“Un’esecuzione memorabile”, ha commentato il sindaco di Gravina Domenico Rapisarda, che ha sottolineato “l’eccellenza del cartellone concertistico proposto quest’anno, che affianca artisti di riferimento del panorama internazionale a giovani talenti”. Il primo cittadino gravinese ha ringraziato inoltre Giulia Gangi “per aver scelto Gravina come luogo in cui realizzare queste stagioni musicali d’eccellenza, che danno lustro al nostro Comune”.
Pubblico attento e competente anche per il secondo concerto della stagione, andato in scena domenica 22 novembre, sempre al teatro Musco. Il duo composto dal famoso trombettista Fabrizio Bosso e dal fisarmonicista Luciano Biondini ha incantato i presenti con le sue composizioni originali, intervallate da un omaggio al neorealismo italiano (con Il gattopardo di Nino Rota), dallo standard americano di The shadow of your smile e dall’incantevole Ninna nanna di Brahms. Grandissime le emozioni suscitate nel pubblico, che ha potuto apprezzare il tocco impeccabile di Biondini e l’intensità artistica di Bosso, due stelle del firmamento internazionale unite dal 2010 in un fortunato sodalizio musicale in cui si esprimono alla massima potenza la loro maestria stilistica e compositiva.
La rassegna “Classica internazionale”, che prevede fino ad aprile altri 14 concerti con un’ampia offerta di stili e generi, è proseguita venerdì 27 novembre alle 20,30 con un appuntamento dedicato alla musica da camera. A salire sul palco del teatro Musco di Gravina di Catania il Clara Piano Trio, composto da Francesco De Zan al pianoforte, Valentina Caiolo al violino e Giuseppe Carabellese al violoncello. I tre, che si sono già esibiti con successo nelle più importanti stagioni concertistiche e festival musicali, proporranno al pubblico musiche di Arvo Pärt, Franz Joseph Haydn, Giovanni Sollima e Antonin Dvorák. Un percorso musicale che passa agevolmente dai frammenti d’autore alle tradizioni popolari.
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