Villafranca Tirrena? (Messina) – Anche a Calvaruso, si respira l’aria della "primavera culturale" definita dagli organizzatori "Un viaggio nella storia, tradizione, folklore, enogastronomia, ambiente, solidarietà e fede dell’ampio territorio della fascia tirrenica messinese". Nell’Auditorium del Santuario Gesù Ecce Homo si è concluso il progetto “Cammino della Vita tra radici e nuove impronte” avviato lo scorso settembre. Sono stati coinvolti alunni e docenti di diversi Istituti scolastici: l’Istituto comprensivo di Villafranca Tirrena, l’Istituto Superiore Enzo Ferrari – Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale – Milazzo, l’Istituto comprensivo, scuola secondaria di primo grado Pace del mela, la Scuola secondaria di primo grado Gualtieri Sicaminò.
Il progetto promosso dai Frati Francescani del terzo Ordine Regolare è stato realizzato da una equipe di esperti, che volontariamente hanno offerto competenze, tempo e risorse personali. In un tempo in cui viene esaltata la mobilità e la velocità, il contatto con il creato e la natura ci invita a rallentare e rinvia ad alcuni valori inalienabili e importanti per la crescita di ciascuno. Riflettendo sul Cantico delle Creature i ragazzi sono stati aiutare a riconoscere e apprezzare le varie piante officinali che crescono sui nostri monti Peloritani. La scuola agraria di Milazzo ha realizzato un erbario con delle schede illustrative esposte nei locali del Santuario. I ragazzi delle scuole Medie hanno realizzato elaborati grafici e composizioni letterarie sul tema del Cantico delle creature, esposte nel Chiostro del Santuario.
Alla cerimonia conclusiva, hanno preso parte il vice sindaco di Villafranca Giuseppe Cavallaro, l’Assessore alle politiche sociali, Giovanili e culturali, Antonino Costa, numerosi docenti che hanno accompagnato gli alunni, – circa 200 – e i dirigenti scolastici degli Istituti che vi hanno aderito. Al termine è stato piantato, nei giardini del Santuario un cipresso, simbolo del Santuario stesso che vi custodisce l’artistica statua di frate Umile ricavato proprio dal quel tipo legno. Il cipresso, albero sempre verde, che svetta verso l’alto, rappresenta la crescita graduale, armoniosa, della persona ben radicata nel territorio, che porta con se’ valori spirituali e religiosi inalienabili tali da renderla luminosa e significativa, nella nostra cultura europea le cui radici restano cristiane.