La notizia della prematura dipartita della ancor giovane dirigente dell’Istituto “Vittorini” ha fatto il giro in brevissimo tempo e i funerali avranno luogo lunedì 19 novembre alle ore 16,30 presso la Chiesa madre di Acicastello
La vediamo nella foto tra i suoi docenti in una della tante belle esperienze di Erasmus.
Ha amato la scuola ed ha saputo integrare la sua formazione giuridica a quella pedagogica e didattica
Ha guidato per cinque anni la Comunità scolastica dei due paesi etnei e, collaborando con le rispettive Amministrazioni comunali ha consentito ai ragazzi di realizzare innumerevoli progetti, compreso quello del Consiglio Comunale dei Ragazzi e la realizzazione delle visite istituzionali a Roma, esperienze che hanno lasciato un segno nella formazione degli studenti, cittadini attivi e responsabili nella “scuola piccola città”
Qualche mese fa, ha inviato ai “suoi docenti” un messaggio di saluto e di rassegnazione nella consapevolezza che il terribile male avanzava inesorabilmente.
“Carissimi docenti e carissimo personale Ata, avrei voluto venire personalmente a salutarvi ma le mie condizioni di salute non me lo permettono più.
Sono stati cinque anni bellissimi, non avrei voluto essere in un altro posto se non con voi. Ho amato e apprezzato ogni giorno del mio lavoro, mi è piaciuto tutto: le recite scolastiche, gli Erasmus, le sfide continue con i giovani alunni, le nuove idee da mettere in pratica insieme.
Ringrazio tutti voi, uno per uno, nessuno escluso ,per avermi circondato di affetto e di rispetto. Camilleri ha scritto che ognuno di noi ha un tagliando, il mio è arrivato alla scadenza.
Non ho ancora compiuto 57 anni e mi sarebbe piaciuto fare ancora qualcos’altro, non tanto per il lavoro o la famiglia, ma per me stessa, ma tant’è non sono io a decidere. Vi abbraccio tutti e chiudo con la mia solita perla di saggezza, con il capolavoro di Quasimodo: “ognuno sta solo sul cuor della terra, trafitto da un raggio di sole; ed è subito sera”.
Angela Fiscella
Queste parole sono la testimonianza vera e solenne di una professionalità dirigenziale che merita rispetto e ricordo
La Scuola catanese si unisce al dolore della famiglia e dell’intera Comunità scolastica , consapevole che quando muore una docente, una dirigente, una mamma, nel cielo si accende una stella .
E la sera di cui Lei parlava , citando i versi di Quasimodo, non è buia, ma illuminata da una nuova stella
Grazie, Angela
Giuseppe Adernò