di Mimma Cucinotta
All’incontro a Bruxelles tra il ministro dell’Interno Angelino Alfano e la commissaria europea agli Affari Interni Cecilia Malmstroem, sono state poste le basi di un programma di assistenza all’azione italiana sul piano emergenza dei flussi migratori. Infatti l’operazione umanitaria "Mare Nostrum"che la Marina Militare svolge nelle acque del Mediterraneo dal 18 novembre del 2013, verrà gradualmente accantonata e sostituita da Frontex Plus, secondo cui l’Europa ritornerà ad essere protagonista nell’attuazione delle strategie delle emergenze sbarchi dei migranti, cui la Malmstroem auspica, tutti i Paesi UE dovranno dare il loro contributo e assumersi le proprie responsabilità. Entro pochi giorni saranno inviate le richieste dei mezzi per il sostegno all’operazione.
Si tratta di un progetto ambizioso, in cui l’Italia non sarà lasciata più da sola nell’azione di controllo e presidio delle acque mediterranee nel garantire la salvaguardia delle vite in mare, e nell’assicurare alla giustizia chi lucra sul traffico illegale dei migranti.
Una nuova sfida che l’Unione europea mette nel calderone delle politiche comunitarie di alto spessore umanitario, in un periodo storico che registra annualmente un afflusso eccezionale di migranti nello stretto di Sicilia.
Per poter fronteggiare il costante stato emergenza degli sbarchi flussi, Frontex Plus prevede un considerevole potenziamento di uomini e impiego di mezzi a partire dal prossimo novembre.
La Francia, secondo le dichiarazioni del ministro dell’interno francese, Bernard Calzeneuve parteciperà a Frontex Plus, e presto ci sarà un tavolo di discussione sulle modalità di attuazione dell’operazione.
Quanto deciso nella riunione di Bruxelles verrà ripreso e sottoposto all’attenzione degli altri Paesi membri a Lussemburgo durante il Consiglio dei Ministri dell’Ue del 9 e 10 ottobre .