[b][blue]Foto1 la Commissaria Ue Cecilia Malmstroem
Foto2 Mare Nostrum soccorso in mare dei migranti[/blue][/b]
[blue]Dati incerti sul numero dei Paesi pronti ad assistere Frontex per il lancio dell’operazione Triton che dovrebbe partire il 1° novembre.
Alcuni giorni fa direttore dell’Agenzia Frontex parlava di 26 paesi, tra quelli Ue e quelli associati Schengen, da una informativa alla Camera, Alfano riferiva, invece, di 18 stati pronti a partecipare, mentre Ue Cecilia Malmstroem, commissaria Ue, ha indicato in 29 il totale degli stati che hanno offerto assistenza a Frontex e che sarebbero per una parte 20 Paesi membri compresa l’Italia e per l’altra gli Stati discendenti dal tratto di Schengen.
Come riferito dal direttore esecutivo Gil Arias Fernandez, Frontex metterà a disposizione di Triton , maggiori risorse in termini di mezzi e di risorse umane.
Un aggiornamento sul tema è che l’operazione Triton creata nell’ambito di Frontex partirà l’1 novembre ma forse non in sostituzione di Mare Nostrum che continuerà ad esistere secondo le scelte del Governo italiano.
Frontex opererà entro determinati limiti , l’Agenzia e l’Ue , infatti pur non sostituendosi ai Paesi membri nel controllo delle frontiere, integreranno questa azione di monitoraggio delle coste.
Un’azione di controllo spesso si tramuta in salvataggio, “salvare vite umane è una priorità assoluta”dice il direttore di Frontex“ma noi non facciamo ricerca e soccorso, anche se spesso una missione di controllo dei confini diventa di ricerca e soccorso”.
I particolari della prossima operazione Triton, cui hanno inizialmente aderito Francia, Germania e Spagna, saranno forniti dall’Agenzia Frontex sulla base di un’accordo con le autorità italiane in merito alle risorse e all’area operativa.
Con il lancio dell’operazione Triton l’Ue potrà dare ampia dimostrazione del suo appoggio e assistenza all’Italia nella gestione dei flussi migratori, per le emergenze e gli sbarchi. La commissaria Malmstroem si augura che i paesi rispondano all’appello lanciato da Frontex, nella fornitura di strumentazione e personale, in modo che Triton possa essere pronta a partire.
Il costo della nuova azione di controllo dei flussi migratori nel Mediterraneo sarà di 2,9 milioni di euro fino al febbraio 2015 e si tratterà della piu’ grande operazione che sia mai stata condotta.
A decorrere dal 1° novembre l’Agenzia europea Frontex per fronteggiare gli sforzi italiani e sostenere gli sforzi dell’Italia nel mediterraneo, metterà a disposizione disposizione due aerei, una motonave e altre due imbarcazioni più piccole.. e dovrebbe prendere forse gradualmente il posto di Mare Nostrum, l’operazione avviata dal governo italiano il 13 ottobre del 2013 coadiuvata dalla Marina Militare dopo il verificarsi dei terrificanti nubifragi a largo dell’isola di Lampedusa il 3 e l’11 ottobre e per fronteggiare il fenomeno migratorio sempre piu’ vasto con interventi di soccorso dei flussi coordinando gli sbarchi sulle coste italiane soprattutto al Sud, salvando la vita di circa 100 mila migranti di cui quasi 10 mila bambini.
La prossima chiusura di Mare Nostrum non appare per niente condivisa dalle associazioni umanitarie come “Amnesty International” la quale ritiene sia una decisione che metterà a rischio migliaia di vite .
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