[blue]Dal 12 al 16 novembre il coordinatore UE per l’Ebola [b]Christos Stylianides,[/b] Commissario per gli Aiuti umanitari e la gestione delle crisi, e il Commissario responsabile per la salute [b]Vytenis Andriukaitis [/b]hanno visitato i paesi più colpiti dal virus: Sierra Leone, Liberia e Guinea.
I due Commissari hanno espresso apprezzamento per gli sforzi profusi dai paesi membri dell’Unione europea che attraverso l’invio di esperti, attrezzature e fondi stanno contribuendo alla lotta contro l’epidemia.
La missione è stata un’occasione per analizzare gli ultimi sviluppi della situazione insieme alle autorità nazionali, ai rappresentanti degli Stati membri dell’UE e alle organizzazioni umanitarie, e per definire politiche efficaci in risposta alle emergenze prioritarie.
Gli aiuti economici previsti saranno così suddivisi:
17 milioni di euro saranno destinati all’invio di aiuti e attrezzature mediche nei Paesi colpiti, all’evacuazione in Europa di eventuali operatori sanitari infettati dal virus, alla formazione del personale medico sul luogo e anche al rafforzamento delle strutture sanitarie locali.
12 milioni di euro aggiuntivi saranno invece destinati ai Paesi limitrofi a quelli colpiti dall’epidemia, affinché si possano preparare contro il rischio di contagio attraverso misure di diagnosi precoce e di sensibilizzazione del pubblico.
Questi nuovi aiuti umanitari portano a 373 milioni di euro il totale dei fondi stanziati dalla Commissione europea dagli inizi dell’epidemia sino ad ora.
Inoltre i Commissari hanno incontrato alcuni pazienti sopravvissuti all’Ebola e gli operatori umanitari europei, il cui prezioso lavoro è il fondamento indispensabile per tutte le operazioni di assistenza in atto nei Paesi più colpiti.
Sono state anche analizzate e discusse le procedure di controllo di uscita per i viaggiatori diretti in Belgio, in Francia e in altri Paesi.
L’Unione europea sta infine fornendo incentivi e sostegno per i test di sperimentazione su un vaccino. I primi risultati sono attesi per gli inizi di dicembre, e, nel caso gli esiti fossero positivi, studi più specializzati (la cosiddetta "Fase 2") saranno avviati agli inizi del 2015.
[b]Per saperne di più sull’Ebola e sulle politiche di prevenzione europee:[/b]
[i]Pagina dedicata all’Ebola sul sito della Commissione europea[/i]
[i]Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie[/i]
[i]Pagina per il coordinamento sull’Ebola [/i]
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