[b]Foto: Il gruppo degli insigniti del Premio Argil
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A Roma, nella sede di Rappresentanza della Commissione europea, si è svolta di recente la cerimonia di premiazione della quinta edizione del premio giornalistico internazionale ‘Argil: uomo europeo 2014’. L’iniziativa è promossa dall’Eapo&Ic (European Association of the Press Office and Istitutional Communication con sede a Roma e Bruxelles), dall’Ugef Unione giornalisti europei per il federalismo secondo Altiero Spinelli), dal Gus (Gruppo giornalisti uffici stampa) e dall’Angpi (Associazione Nazionale Giornalisti Pubblicisti Italiani) nonché dal Sindacato Cronisti Romani, con il patrocinio delle Rappresentanze in Italia della Commissione e del Parlamento europeo, dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale e con il contributo di Telpress Italia, Conai-Consorzio nazionale imballaggi, New Gate Towers, Centro stampa romano.
Della Giuria del premio, presieduta da Gino Falleri, fanno parte Romano Bartoloni, Giorgio Bartolomucci, Alessandro Butticè, Carlo Felice Corsetti, Fabio Morabito, Tommaso Polidoro e Roberto Rossi.
Hanno ricevuto il Premio “Uomo Europeo 2014: Lucio Battistotti, direttore Rappresentanza in Italia della Commissione europea, per la sezione ‘comunicare l’Europa – Franz-Hermann Bruner’; Giuseppe Tornatore, regista, per la sezione ‘Comunicare l’Italia’; Dennis Redmont del Consiglio relazioni tra Italia e Stati Uniti per la sezione ‘Carriera’; Laura Larcan del Messaggero, per la sezione ‘cultura’; Barbara Schiavulli, corrispondente di guerra, per la sezione ‘Estero’; Silvia Resta, La7, per la sezione ‘Cronaca’; Massimo Caprara, Eni, per la sezione ‘Addetto Stampa’; Francesco Giorgino, Rai Tg1, per la sezione ‘Televisione’; Marcella Cardini, Centro documentazione giornalistica, per la sezione ‘Web’; Gianluca Moresco, La Repubblica, per la sezione ‘Sport’; Gabriella La Rovere, medico e scrittrice, per la sezione ‘Valori&Umanita”; Ugo Mario Armati, alla memoria.
La sezione ‘Comunicare l’Europa’ è dedicata alla memoria del magistrato tedesco Franz-Hermann Bruner, primo direttore dell’Olaf (Ufficio europeo per la lotta alla frode) che ha fortemente sostenuto l’ideazione e lo sviluppo, per un decennio, della rete dei comunicatori anti-frode, improntata ai valori dell’informazione e della comunicazione come servizio per i cittadini, ma sempre nel rispetto dei diritti di tutti e quindi scevra da ogni protagonismo ‘investigativo-mediatico’ o di ‘giustizia-spettacolo’.
Il Premio della sezione ‘Comunicare l’Italia’ è stato attribuito a Giuseppe Tornatore (erede naturale di Fellini) "quale regista coraggioso – si legge nella motivazione – che non si lascia ingannare dalle seduzioni del successo ma che si fa sedurre lui stesso dalle risorse del cinema. C’è stato bisogno di un Oscar per svegliare un pubblico distratto e una critica divisa, che ha impiegato del tempo prima di entusiasmarsi per ‘Nuovo Cinema Paradiso’. Sono passati quasi 25 anni da quel successo e ora a Tornatore si deve riconoscere di essere il capofila della rinascita del cinema italiano".
Il Premio della sezione ‘Addetto stampa’ è andato a Massimo Caprara, responsabile dell’Ufficio stampa per le attività Eni sul territorio italiano. "Con il suo impegno – dice la motivazione – dimostra come la forza della competenza sia un valore in ogni declinazione del giornalismo. Soprattutto se è accompagnata da inventiva, senso del nuovo, entusiasmo: l’interpretazione moderna dell’ufficio stampa".
Giornalismo e deontologia nel contesto europeo sono poi stati al centro delle conclusioni della cerimonia da parte del presidente della giuria Gino Falleri.