Foto: Il ministro Gentiloni e la premier lettone Straujuma
Il ministro degli esteri Paolo Gentiloni e il commissario Ue Johanness Hans, in visita a Riga, alla vigilia delle festività natalizie, hanno incontrato la premier Laimdota Straujuma e il ministro degli esteri Edgars Rinkevics, per sancire simbolicamente il passaggio di consegne della presidenza europea fra Italia e Lettonia, fissato per il 1° gennaio. La crisi in Ucraina e i rapporti con la Russia saranno ovviamente al centro dell’agenda anche del semestre di presidenza lettone, come lo è stato per il semestre italiano. Al riguardo Gentiloni ha sottolineato che l’Unione europea deve essere decisa nei confronti delle violazioni russe in Ucraina. Gentiloni e Rinkevics, come capi delle diplomazie dei due paesi che si passano il testimone della presidenza europea, hanno discusso delle priorità dell’agenda politica dell’Europa, delle questioni della sicurezza dei confini orientali della Ue e delle relazioni con la Russia.
Tra le priorità del semestre, la Lettonia annuncia in particolare il tema dell’Europa digitale e dello sviluppo economico. Saranno circa 200 gli appuntamenti organizzati dalla Lettonia nel corso del suo semestre europeo, la grande maggioranza dei quali si svolgerà a Riga. Avrà un ruolo delicato questa presidenza Ue che avviene in una fase problematica per il processo di integrazione europea, fra crisi economica e tentativi di rilanciare crescita e occupazione.
Si prevede che saranno circa 25 mila le persone che giungeranno a Riga nei prossimi mesi per partecipare agli eventi collegati al semestre di presidenza europeo. Il centro principale degli eventi in programma sarà la nuova Biblioteca nazionale, che ha sede nel Gaismas pils, l’avveniristico edificio che è diventato il nuovo simbolo della capitale lettone. Negli ambienti governativi si sottolinea come la presidenza Ue non sarà solo importante dal punto di vista della risonanza europea ed internazionale, ma anche un utilissimo strumento per il governo e la diplomazia lettone per stringere rapporti più intensi con gli altri paesi, che potranno risultare utili anche oltre il semestre rappresentando un’esperienza unica per la politica del paese baltico.