Immagine: Angela Merkel e Alexis Tsipras
Il baratro, per ora, è stato scongiurato. L’Eurogruppo si conclude nella maniera più logica e forse anche dovuta. A Bruxelles la Grecia ottiene lo sblocco del prestito europeo con un’estensione di quattro mesi agli aiuti che saranno, però, vincolati alle misure che realizzerà, intanto Wall Street festeggia così come il ministro delle Finanze greco che ha affermato: “Siamo tutti vincitori, è un grande passo in avanti per l’Europa”. Gli fa eco anche [b]Pier Carlo Padoan[/b] così come fiducia trapela dalle parole rilasciate subito dopo l’accordo dal direttore del Fmi [b]Christine Lagarde[/b] che sul testo dice “è molto profondo, denso di cose importanti per ognuno, siamo molto lieti che il lavoro possa ora realmente iniziare”.
L’intesa viaggia principalmente su quattro punti: estensione dell’attuale programma di aiuti per quattro mesi, completamento con successo della valutazione delle misure prima del nuovo esborso di aiuti, elenco delle riforme entro lunedì e rispetto degli impegni presi.
Già lunedì, quindi, prima scadenza e stavolta non si potrà più prendere tempo, [b]Alexis Tsipras[/b] lo sa è afferma: “La Grecia ha fatto tutto il possibile per arrivare a una soluzione comune e positiva, basata sul principio di un doppio rispetto, quello delle regole europee e quello dei risultati elettorali degli stati membri”.
Sullo sfondo la Germania rimane comunque cauta, il portavoce di [b]Angela Merkel[/b] lo ha più volte ribadito ieri mostrando per l’ennesima volta all’Europa, come se ce ne fosse bisogno, la sua faccia più dura.