Foto:Vèra Jourová, Commissaria europea per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere.
Bruxelles, 09 marzo 2015 – Oggi la Commissione europea ha pubblicato il quadro di valutazione UE della giustizia 2015, che presenta una rassegna della qualità, dell’indipendenza e dell’efficienza dei sistemi giudiziari degli Stati membri.
Il quadro di valutazione UE della giustizia è uno strumento di informazione diretto ad aiutare gli Stati membri a migliorare l’efficienza della giustizia, fornendo dati obiettivi, attendibili e comparabili sui loro sistemi di giustizia civile, commerciale e amministrativa.
"Un sistema giudiziario efficiente è un pilastro fondamentale di ogni democrazia. Le riforme della giustizia svolgono un ruolo essenziale nel rafforzare i valori comuni dell’Unione e nel creare l’ambiente favorevole agli investimenti di cui abbiamo bisogno per una crescita sostenibile", ha dichiarato Vèra Jourová, Commissaria europea per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere. "Nel 2014 la maggior parte degli Stati membri era impegnata a riformare il proprio sistema giudiziario: la Commissione accoglie con favore e sostiene tali sforzi. Una maggiore efficienza dei sistemi giudiziari si tradurrà in una maggiore fiducia reciproca tra gli Stati membri. Sappiamo che le riforme della giustizia richiedono tempo per produrre risultati, ma il nuovo quadro di valutazione mostra già alcuni segnali incoraggianti. Sono fiduciosa che gli Stati membri proseguiranno le riforme con determinazione e impegno".
Le informazioni contenute nel quadro di valutazione UE della giustizia saranno tenute in considerazione ai fini del semestre europeo, il ciclo annuale di coordinamento delle politiche economiche dell’UE. Insieme alle singole valutazioni per paese, il quadro di valutazione UE della giustizia contribuisce a individuare eventuali lacune e a incoraggiare gli Stati membri a intraprendere, se necessario, riforme strutturali nel settore della giustizia.
Principali risultati del quadro di valutazione UE della giustizia 2015:
· sono stati rilevati miglioramenti dell’efficienza dei sistemi giudiziari degli Stati membri, tuttavia la situazione varia sensibilmente da uno Stato membro all’altro e a seconda dell’indicatore considerato. Per raccogliere i frutti delle riforme della giustizia occorre tempo;
· sono proseguiti gli sforzi per potenziare l’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) nei tribunali, tuttavia gli indicatori rivelano carenze in una serie di Stati membri per quanto riguarda la disponibilità di strumenti TIC tanto per l’amministrazione e la gestione dei tribunali quanto per la comunicazione elettronica fra i tribunali e le parti;
· nella maggior parte degli Stati membri oltre il 20% dei giudici ha partecipato a una formazione continua sul diritto dell’UE o sul diritto di un altro Stato membro. Questa percentuale è nettamente superiore all’obiettivo annuale di formare il 5% dei professionisti del diritto affinché venga raggiunto, entro il 2020, il traguardo del 50%;
· la maggior parte degli Stati membri consente al pubblico di accedere gratuitamente online alle sentenze civili e commerciali;
· maggiore è il grado di giudizio, minore è la percentuale dei giudici donna. Anche se la percentuale di donne tra i giudici togati di primo e secondo grado presenta una tendenza in aumento, per quanto riguarda le corti supreme resta ancora molto da fare nella maggior parte degli Stati membri per raggiungere l’equilibrio di genere pari al 40%-60%.
Questa terza edizione del quadro di valutazione UE della giustizia (per le edizioni precedenti, cfr. IP/13/285 e IP/14/273) mira ad individuare eventuali tendenze in tre aree principali: efficienza, qualità e indipendenza della giustizia. Essa contiene nuovi indicatori e dati più precisi basati su nuove fonti di informazione, quali l’efficienza dei tribunali nei settori degli appalti pubblici e dei diritti di proprietà intellettuale.
Include inoltre nuovi parametri, ad esempio l’uso e la promozione dei metodi alternativi di risoluzione delle controversie, anche per le controversie in materia di consumo, la qualità dei procedimenti online per le controversie di modesta entità, le politiche di comunicazione dei tribunali e la percentuale di donne tra i giudici togati. Il quadro di valutazione presta altresì attenzione a quei fattori che possono contribuire a migliorare la qualità dei sistemi giudiziari.
Prossime tappe
I risultati del quadro di valutazione saranno presi in considerazione ai fini delle attuali analisi specifiche per paese del semestre europeo 2015 (cfr. le ultime relazioni sul semestre europeo 2015 IP/15/4504 e MEMO/15/4511).
Tali risultati sono inoltre presi in considerazione per decidere le priorità di finanziamento nell’ambito dei Fondi strutturali e di investimento europei (fondi ESI) per quanto riguarda le riforme della giustizia. Sono stati istituiti indicatori speciali per monitorare l’efficacia del sostegno dei fondi ESI.
Contesto
Il quadro di valutazione UE della giustizia 2015 riunisce dati provenienti da varie fonti, in particolare i dati forniti dalla commissione per la valutazione dell’efficienza della giustizia del Consiglio d’Europa (CEPEJ), che raccoglie dati dagli Stati membri. Inoltre utilizza le informazioni ottenute da altre fonti, per esempio attraverso la stretta cooperazione con la rete europea dei Consigli di giustizia (ENCJ).
Il quadro si avvale degli stessi indicatori usati nel 2014, attingendo nel contempo a nuove fonti di informazione:
· efficienza dei sistemi giudiziari: indicatori relativi all’efficienza dei procedimenti: durata dei procedimenti, tasso di ricambio e numero di cause pendenti;
· indicatori di qualità: formazione, monitoraggio e valutazione delle attività dei tribunali, uso di sondaggi sul grado di soddisfazione, dotazione finanziaria e risorse umane.
· Indipendenza: il quadro di valutazione presenta i dati relativi all’indipendenza percepita del sistema giudiziario, quali esposti nella relazione annuale sulla competitività globale del Forum economico mondiale. Contiene inoltre informazioni aggiornate sulle garanzie giuridiche presentate l’anno scorso e amplia la rassegna comparativa sull’indipendenza strutturale.
Il quadro di valutazione UE della giustizia contribuisce al processo del semestre europeo aiutando a individuare i temi legati alla giustizia che meritano particolare attenzione. Insieme alla valutazione specifica della situazione negli Stati membri, il quadro di valutazione UE della giustizia 2014 ha contribuito alla formulazione delle raccomandazioni specifiche per paese nel settore della giustizia per dodici Stati membri (BG, ES, HR, IE, IT, LV, MT, PL, PT, RO, SK e SI). Il quadro di valutazione servirà quindi tanto all’Unione europea quanto agli Stati membri per garantire ai cittadini e alle imprese sistemi giudiziari più efficienti, e aiuterà a rafforzare le strategie di crescita nei paesi interessati e nell’intera UE.
Il quadro di valutazione non presenta una graduatoria unica generale, ma fornisce una panoramica sul funzionamento di tutti i sistemi giudiziari in base a vari indicatori di interesse comune a tutti gli Stati membri. Non promuove un tipo particolare di sistema giudiziario e tratta tutti gli Stati membri su un piano di parità. A prescindere dal modello di sistema giudiziario nazionale o dalla tradizione giuridica a cui è ancorato, la tempestività, l’indipendenza, i costi contenuti e la facilità di accesso sono alcuni dei parametri essenziali di un sistema giudiziario efficiente.