L’incontro di oggi a Berlino tra la cancelliera tedesca Angela [b]Merkel[/b] e il premier greco Alexis [b]Tsipras,[/b] definito cruciale, per l’ambito particolarmente spinoso che i due politici europei hanno trattato, come si pensava, non ha portato a nulla di risolutivo. Le decisioni saranno prese in [b]Eurogruppo[/b], ha solo chiarito alcuni punti, trasformando, secondo le parole della Merkel le divergenze in convergenze, nonostante il peso delle loro posizioni sia molto distante: riserve sulla liquidità di Atene e austerity da una parte, richiesta di tolleranza politica sui problemi economici, dall’altra.
Quella di oggi a Berlino,è stata la prima visita da quando Tsipras è alla guida del governo greco, ed è stata salutata dal tabloid [b]‘Bild’[/b] con una copertina bilingue,in greco e in tedeco, è stato dato il [b][i]‘benvenuto in Germania herr Tsipras”[/i][/b].
Un atteggiamento di ammorbidimento è infatti emerso dopo mesi di duri attacchi per la decisione di prolungare gli aiuti economici alla Grecia, dalla testata di Axel Springer, che ha riconosciuto 50 motivi per cui [i]‘ i greci ci stanno a cuore’,[/i] compreso quello che “[i][i]Atene ci ha portato la democrazia[/i]”.[/i]
L’incontro tra la Merkel e Tsipras è iniziato con una stretta di mano durante l’intonazione dell’inno nazionale, e subito la dichiarazione in conferenza stampa della cancelliera tedesca, sulla volontà di rafforzare e far crescere economicamente la Grecia per farla uscire dalla crisi e vincere la disoccupazione.
Tsipras ha confermato di voler rispettare i trattati, ma la Grecia ha bisogno di un mix politico, nella previsione delle riforme strutturali per superare il difficile momento che sta attraversando .
Un’altro tasto politico importante è stato il [b]risarcimento dei debiti di guerra a Berlino[/b], che Tsipras reputa una questione morale e non materiale, da affrontare da ambo le parti, per chiudere con fascismo e nazismo.
Dal canto suo, la Merkel ha ritenuto le riparazioni di guerra una questione chiusa sia dal punto giuridico che politico, ed ha ammesso che orrende atrocità siano state compiute, ma la Germania di oggi, niente ha a che fare col terzo Reich, e il dialogo con [b]Atene[/b] continuerà.