La Gran Bretagna oggi alle urne, naviga in un clima di incertezza per l’esito elettorale, da cui non è escluso come finale, un duello alla pari tra conservatori e laburisti, che non avrebbero una maggioranza chiara e se ciò dovesse davvero verificarsi, costituirebbe un bel problema per la formazione del nuovo governo britannico.
E’ chiaro che a questa analisi, è probabilmente già pronta una soluzione fondata sulla frammentazione di accordi politici e su nuove alleanze, che si renderebbero necessarie per avviare la macchina della governabilità.
L’esito del voto britannico è molto atteso a Bruxelles, perché è da esso che dipenderanno i nuovi equilibri con l’Europa. In caso di vittoria dei laburisti, l’euroscetticismo dei conservatori sarebbe in ascesa, e comunque vadano le cose, la posizione politica del Regno Unito, è in fase di cambiamento da tempo e potrebbe concretizzare una rimodulazione delle relazioni con l’Ue.
David Cameron e Ed Miliband, alla guida dei Tory e del Labour, i due storici partiti dominanti nella tradizione del Regno Unito, ma da tempo indeboliti dalle attuali situazioni politiche, devono vedersela con le dame rosse, Nick Clegg e Nigel Farage, che al contrario cavalcano il liberaldemocratico e l’euroscettico, due partiti a sinistra, in progress al voto britannico di oggi.
Londra da questa tornata elettorale potrebbe uscirne con un volto che non conosciamo, tra qualche ora avremo qualche idea piu chiara anche sul futuro dell'Europa.