Domani la Grecia, secondo il portavoce del governo greco Gabriel Sakellaridis, auspica di stringere un accordo tecnico, nell’ambito del Brussels Group, ed arrivare così al prossimo Vertice di Riga del 21 e 22 maggio, ad una transazione favorevole con Unione europea e Fondo monetario Internazionale (Fmi), suoi creditori.
Sembrerebbe che il governo Tsipras, sia di nuovo con l’acqua alla gola, e che non possa pagare la tranche di 1,5 miliardi di euro di giugno al Fmi, cui seguiranno 6 miliardi di euro in titoli di Stato da corrispondere alla Banca Centrale Europea, previsti per il mese di agosto.
Dunque, una situazione molto preoccupante di scarsissima liquidità, messa in evidenza anche dal bollettino della Bundesbank, secondo cui la Grecia andrebbe avanti attraverso i crediti di Emergency Liquidity Assistence, (Ela), che finanzia la Banca centrale.
La Commissione europea, secondo quanto fa sapere un portavoce del presidente Jean Claude Juncker , invita la Grecia ad rendere più veloci i tempi per un accordo, al momento ancora troppo lenti. Ma il tentativo che il premier greco Alexis Tsipras farà a Riga venerdì prossimo, probabilmente non avrà grandi risultati, ai fini di un accordo finale di fine mese.