Berlino, vertice di emergenza per crisi greca senza Tsipras.

Tutti dalla Merkel, l’ex Troika prepara un piano da 3,5 miliardi di euro per Atene.

Il “caso Grecia” continua ad agitare le notti dei leader europei che ieri in serata si sono visti a Berlino per discutere un nuovo piano per Atene.

Il vertice ha visto protagonisti il presidente della Bce Mario Draghi, il presidente francese Hollande, il direttore generale del Fondo monetario Christine Lagarde e, ovviamente, la padrona di casa Angela Mekel.

Il Brussels Group, l’ex Troika, sta preparando, infatti, un piano per la Grecia che prevede risparmi di quasi 3,5 miliardi l’anno compresa la riforma previdenziale e le privatizzazioni.

 

Siamo ormai al countdown per Atene, mancano infatti tre giorni alla scadenza della prima rata da 300milioni da rimborsare al Fondo monetario internazionale, è molto probabile che la data del 5 giungo non venga rispettata e venga fatta slittare a fine mese, intanto la fuga dei capitali dalle banche greche fa crescere l’allarme generale, resta viva anche l’incognita dei parlamenti nazionali che dovranno decidere se ratificare o meno il piano d’urgenza.

 

La crisi greca si avvicina al  bivio e nelle casse di Atene c’è poco denaro, molto poco. Provando, con poche possibilità di riuscita, a non farla sembrare un ultimatum il “gruppo d’emergenza” formato da Draghi, dalla Merkel, da Hollande, da Juncker e dalla Lagarde ha, come detto, perfezionato ieri sera l’offerta: una lunga serie di riforme in cambio dello sblocco immediato dei finanziamenti assieme a un piano di rilancio dell’economia e all’impegno a rimpicciolire il debito pubblico.

 

Il gioco adesso passerà a Tsipras che, voglia o non, dovrà decidersi se far saltare le trattative, faticose eh!, pilotando il suo paese verso il probabile default o provare a non far andare indigesta la nuova pietanza al parlamento ellenico, cucinata nel cuore dell’Europa.

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