Partita in chiusura per la questione greca. Il primo ministro Alexis Tsipras, ha esposto in conference call ad Hollande, Merkel e Juncker, alcune misure che Atene presenterà al vertice dell’Eurogruppo lunedì 21 giugno cui parteciperanno Christine Lagarde (Fmi), il presidente della Bce Mario Draghi e dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem. Il programma fiscale riguarderà il blocco dei prepensionamenti, un aumento della tassa di solidarietà per chi guadagna oltre 30mila euro l’anno e per le società con utili superiori ai 500mila euro annui.
A differenza del piano di giugno Atene sarebbe ora pronta a raggiungere per il 2015 l’obiettivo di un avanzo primario dell’1% sul Pil e di centrare il target di una avanzo del 3,5% per il 2018 come chiedono i creditori. Sempre secondo indiscrezioni Atene dovrebbe raggiungere il 2% nel 2016 e il 3% nel 2017.
Domani il vertice europeo non si accontenterà più di impegni, l’incontro richiederà l’ufficialità di un accordo siglato da Atene e i creditori internazionali.
L’intesa mira a sbloccare l’ultima tranche di aiuti di salvataggio da 7,2 miliardi, per far uscire da una drammatica situazione di liquidità la Grecia, che negli ultimi giorni ha provocato una consistente fuga di capitali , per più di 4miliardi di euro, creando nuovo panico nei mercati, già in fibrillazione per il debito di fine giugno, che Atene dovrà rimborsare al Fondo monetario internazionale (Fmi), relativo alla rata del 5 giugno non corrisposta in quella data, a cui si aggiungono i 2,2 miliardi occorrenti per il pagamento delle pensioni e stipendi di giugno ai dipendenti pubblici.
Uno scenario finanziario dunque molto difficile, che fino ad ora il governo greco era riuscito a tamponare, ma che adesso è divenuto insostenibile per la flessione del gettito fiscale, per cui il taglio a stipendi e pensioni sembrerebbe quasi certo.
Lunedì l’Eurogruppo tornerà a riunirsi anticipando l’ora prevista delle 15, alle 12. L’eurosummit dei capi di governo, si riunirà intorno alle 19, per valutare la situazione in caso di mancato accordo con la Grecia, che potrebbe avviarsi verso il default e l’uscita dalla moneta unica o verso nuovi scenari,come annunciato dal premier Tsipras a margine dell’Eurogruppo di giovedì scorso.