Il flusso di migranti non accenna a diminuire, nuove tensioni al confine tra Ungheria e Serbia dove centinaia di persone – in attesa degli autobus – hanno sfondato le linee della polizia ungherese e marciato sull’autostrada in direzione Budapest.
Nel corso degli scontri la polizia ha usato spray urticanti, secondo le fonti della Bbc che avrebbe ripreso le scene, il sito inglese precisa che lo “spray al peperoncino” è stato utilizzato in risposta ai migranti che lanciavano sassi contro gli agenti. Cronache di una giornata come tante altre, purtroppo, ormai da alcune settimane che tormenta ancor di più il sonno dei leader europei. Ad ogni modo anche nella giornata di ieri alcuni treni sono ripartiti dall’Ungheria verso l’Austria ma molti sono i migranti che continuano a muoversi a piedi, un esodo dei tempi moderni.
Nel corso del week end circa cinquemila migranti hanno raggiunto la Macedonia dalla Grecia e ventimila sono giunti a Monaco in Germania, la maggior parte sono siriani che fuggono dalla violenza dei miliziani dell’Is, incubo ormai per tutti. Il cambio di rotta politica dell’Europa fa però ben sperare come le ultime dichiarazioni della Merkel “integriamoli, cambieranno il volto della Germania” volte all’apertura.
Intanto l’Unione Europea pensa al nuovo piano migranti e chiederà nelle prossime ore alla Germania, alla Francia e alla Spagna di accogliere circa 70mila rifugiati, quote più severe insomma. Francia e Germania si faranno quindi carico di quasi la metà dei 120mila rifugiati che saranno ricollocati in base al nuovo piano che il presidente della Commissione Ue – Juncker – presenterà entro il 14 settembre.
E l’Italia? Il nostro paese prenderà circa 15mila richiedenti asilo sui 120mila previsti dalla nuova proposta della Commissione Ue che si aggiungeranno ai 24mila del precedente schema di maggio per un totale di 39mila profughi su 160mila.
Intanto la Turchia e i Paesi balcanici entrano in lista “nazioni sicure”, chiedendo spazio i migranti hanno messo l’Europa in crisi ma paradossalmente la stanno compattando, i paesi infatti che chiedono di entrare nell’Unione saranno valutati più velocemente se accoglieranno quote di rifugiati, secondo fonti in seno all’Ue infatti la Commissione prevede di inserire la Turchia e tutti i paesi balcanici non europei nella lista delle “nazioni sicure”. Così verranno velocizzate le procedure per i richiedenti asilo.
Ma, come detto in principio all’articolo, è stata la posizione della Germania a sorprendere tutti, in positivo. Berlino infatti ha dichiarato che metterà a disposizione ulteriori 6 miliardi per i richiedenti asilo e i rifugiati, lo Stato tedesco aumenterà lo stanziamento fino a tre miliardi e metterà a disposizioni altri tre per gli Stati regionali e i comuni incaricati dell’alloggiamento dei rifugiati.
In Francia Marine Le Pen attacca a gamba tesa, la leader dell’estrema destra francese ha accusato ieri la Germania di voler solo assumere nuovi “schiavi” aprendo le sue porte a migliaia di rifugiati e migranti.
Il dibattito in Italia ha visto invece i soliti beceri insulti tra Salvini e Renzi.