Immagine: Rifugiati in fuga dalla Siria
Sulla crisi dei profughi si preannuncia per la prossima settimana un vertice straordinario dei leader europei. Il summit è stato chiesto da Francia e Germania e si dovrebbe svolgere dopo il Consiglio straordinario dei ministri dell'Interno Ue, del 14 settembre. Anche il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, al telefono con parecchi leader europei sulla crisi delle migrazioni, ha chiesto di "trovare presto un approccio comune per condividere equamente le responsabilità" assicurando la disponibilità delle Nazioni Unite a sostenere i loro sforzi per trovare una risposta efficace e praticabile, compreso il diritto di asilo.
Secondo voci ufficiose l'Unione Europea chiederà a Germania, Francia e Spagna di accogliere più di 70mila profughi. Francia e Germania si prenderanno carico, insieme, di quasi la metà dei 120mila rifugiati che saranno ricollocati in base al nuovo piano che il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, presenterà a breve. Ventiquattromila immigrati lasceranno l'Italia. La Germania ne accoglierà 31mila e 24mila la Francia. Sarebbero anche previsti rimpatri veloci verso Turchia e Paesi balcanici. Intanto il presidente francese François Hollande, annuncia che Parigi proporrà una conferenza internazionale sui profughi. E si dice certo che l'Unione europea saprà gestire la crisi.
Da parte sua la Cancelliera tedesca Angela Merkel in un intervento a Berlino sulla crisi migratoria ha affermato che "quelli che non hanno necessità di protezione dovranno tornare indietro". Merkel a Berlino sulla crisi migratoria che "impegnerà la Germania anche in futuro e la cambierà". Affrontando il tema integrazione la Merkel ha ringraziando i tedeschi di come hanno accolto i profughi: "Siamo orgogliosi", ha detto. Sono oltre 20 mila i profughi giunti in 48 ore a Monaco di Baviera.
A sua volta il governo inglese ha alzato da 15mila a 20mila il numero dei rifugiati siriani, provenienti dai campi profughi dell'Onu, che accoglierà nei prossimi 5 anni. Lo ha annunciato in Parlamento il premier David Cameron, sottolineando che il Paese ha una responsabilità morale verso le persone costrette a fuggire dall'esercito di Assad e dall'Isis. "Vogliamo far vedere al mondo che il nostro è un Paese è in grado di mostrare una straordinaria compassione, difende nostri valori e aiuta chi ha bisogno", ha aggiunto. Cameron intervenuto, poi, in Parlamento ha riferito sui primi raid aerei dell'aviazione britannica contro l'Isis, precisando che nell'operazione, condotta da un drone a fine agosto, sono stati uccisi tre militanti del gruppo terroristico, due dei quali cittadini del Regno Unito. "Il britannico Reyaad Kahn è stato ucciso in un raid meticolosamente preparato e condotto da un drone della Royal Air Force il 21 agosto, mentre si trovava a bordo di un veicolo nella regione di Raqqa", ha detto Cameron.
"L'Italia non parteciperà a delle iniziative come quelle che Francia e Gran Bretagna hanno annunciato di studiare per la Siria". Lo ha affermato Matteo Renzi, ospite di Porta a Porta. "Quanto avvenuto in Libia con Gheddafi insegna "ad essere attenti a non avere un atteggiamento poco responsabile" nell'affrontare la crisi in Siria ed Iraq. Bisogna dire che la Libia è centrale e non è pensabile si continui così in Siria e Iraq".