Iva su acquisti online, parte la consultazione pubblica della Commissione europea

La ricerca si concluderà il 18 dicembre 2015 e costituisce una concreta opportunità per assicurare che la legislazione futura possa riflettere al meglio la realtà dei commerci nell'Unione

La Commissione Europea ha dato inizio ad una consultazione pubblica allo scopo di identificare strategie che possano semplificare e migliorare i pagamenti dell’IVA in caso di scambi a livello transnazionale nell’ambito dell’e-commerce. Con l’intento di garantire una riduzione generale degli oneri a carico delle imprese, il vice presidente della Commissione Andrus Ansip ha dichiarato "Chiediamo alle aziende e alle parti interessate di aiutarci a trovare i mezzi più efficaci e più giusti per mantenere questa promessa".

Tale ricerca avrà la durata di 12 settimane, concludendosi il 18 dicembre 2015 , e  costituisce una concreta opportunità per assicurare che la legislazione futura possa riflettere al meglio la realtà dei commerci nell’Unione. Inoltre essa rientra nella valutazione in corso delle nuove regole per il pagamento dell’IVA sulle telecomunicazioni transfrontalieri, sulla radiodiffusione e sui servizi elettronici, entrato in vigore nel gennaio 2015.

Il sistema vigente impone che i beni e i servizi siano tassati dallo Stato membro del venditore, in modo che il pagamento dell’IVA converga al Tesoro di quello stesso Paese. L’adozione del sistema Mini-One Stop Shop (MOSS) inoltre favorisce una semplificazione delle necessarie procedure di pagamento nel commercio elettronico, attraverso la registrazione di un account all’interno del programma. Tuttavia la Commissione sta lavorando al fine di minimizzare i costi connessi ai differenti regimi nazionali in materia di IVA, assicurando dunque un sistema di regole comuni.

In particolare l’esecutivo Ue mira a garantire la possibilità per le imprese di pagare e dichiarare l’IVA solamente nel Paese dell’acquirente, evitando così possibili distorsioni del mercato in ambito fiscale. Per ottenere una ripartizione equa ed efficace delle entrate nel mercato digitale derivanti dall’IVA, la Commissione proporrà una serie di misure semplificative tra le quali:

  • Estendere l’attuale registrazione elettronica e il meccanismo di pagamento per coprire la vendita di beni tangibili;
  • Introdurre una soglia del valore dell’IVA per aiutare le start-up online e le piccole imprese;
  • Permettere alle aziende transfrontaliere di essere controllate in materia di IVA esclusivamente dallo Stato di origine;
  • Rimuovere l’esenzione da IVA per piccole consegne da fornitori di Pesi terzi.

Questo progetto di consultazione porterà all’elaborazione di una bozza finale che costituirà dunque il punto di partenza per la concreta proposta legislativa da parte della Commissione Europea prevista per il 2016 e rientrante nella Strategia del Mercato Unico Digitale.

 

Francesco Laera

Federica Bonanno

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