Bruxelles, 4 dicembre 2015 – La Commissione europea ha concluso che la compensazione concessa dall'Italia a Poste Italiane per l'adempimento della sua missione di servizio pubblico ("obbligo di servizio universale") nei periodi 2012-2015 e 2016-2019 è in linea con le norme UE in materia di aiuti di Stato.
Nell'ottobre 2015 l'Italia ha comunicato che intendeva compensare Poste Italiane per l'adempimento del suo obbligo di servizio postale universale nel periodo 2016-2019. Quest'obbligo comprende i servizi postali di base erogati in tutto il paese a prezzi abbordabili e nel rispetto di certi requisiti minimi di qualità. In base al contratto concluso con l'Italia, Poste Italiane riceverebbe un massimo di 1,05 miliardi di euro per il periodo 2016-2019 (262 milioni di euro all'anno).
L'Italia ha inoltre informato la Commissione di compensazioni già approvate ma non ancora pagate per l'adempimento dell'obbligo di servizio universale nel periodo 2012-2015 in seguito alla proroga di un contratto precedente. La compensazione per il periodo 2012-2015 ammonterebbe a un massimo di 1,34 miliardi di euro (335 milioni di euro all'anno).
Conformemente alle norme UE in materia di aiuti di Stato relative alla compensazione degli obblighi di servizio pubblico, adottate nel 2011, le imprese possono ricevere una compensazione per i costi supplementari derivanti dalla prestazione di un servizio pubblico subordinatamente a certi criteri. Questo consente agli Stati membri di concedere aiuti di Stato per l'erogazione di servizi pubblici evitando al tempo stesso sovracompensazioni a favore delle imprese a cui sono affidati tali servizi, in modo da ridurre al minimo le distorsioni della concorrenza e da garantire un uso efficiente delle risorse pubbliche.
Nel caso in esame, la valutazione della Commissione ha dimostrato che la compensazione concessa a Poste Italiane è basata su un metodo solido e prudente, che garantisce che la compensazione non superi il costo della missione di servizio pubblico. In particolare, il calcolo contiene una stima, e tiene debitamente conto, di tutti i vantaggi immateriali connessi allo status di prestatore incaricato dell'adempimento di obblighi di servizio pubblico, come le sinergie fra servizi postali e finanziari. Inoltre, l'ammontare degli aiuti concessi diminuisce considerevolmente col passare del tempo se si tiene conto del notevole miglioramento in termini di efficienza che si otterrà durante il periodo di conferimento dell'obbligo di servizio universale.
Contesto
Poste Italiane, che è il principale prestatore di servizi postali in Italia, è stato designato già nel 1999 come prestatore di servizio postale universale per l'intero territorio italiano. Lo Stato italiano è stato l'unico proprietario di Poste Italiane fino al 12 ottobre 2015, data in cui è stata lanciata un'offerta pubblica iniziale per la vendita di parte delle quote a investitori privati. Il 27 ottobre 2015 il 38,2% delle quote di Poste Italiane ha iniziato ad essere negoziato alla borsa di Milano, mentre lo Stato ha conservato il 61,8% rimanente.
Il precedente contratto di servizio universale concluso tra l'Italia e Poste Italiane copriva inizialmente il periodo 2009-2011. Questo contratto era alla base delle compensazioni per l'adempimento dell'obbligo di servizio universale nel periodo 2009-2011, approvate dalla Commissione nel novembre 2012. Non essendo possibile stipulare un nuovo contratto per il periodo 2012-2015, il contratto 2009-2011 è stato automaticamente prorogato in base a una clausola di tacita proroga. Il contratto per il periodo 2016-2019 non contiene più questa clausola, perché sarebbe incompatibile con l'obbligo di limitare rigorosamente la durata dei contratti di servizio pubblico previsto dalle norme UE in materia di aiuti di Stato relative alla compensazione degli obblighi di servizio pubblico.
La versione non riservata della decisione sarà consultabile sotto il numero SA.43243 nel Registro degli aiuti di Stato, sul sito internet della DG Concorrenza, una volta risolte eventuali questioni di riservatezza. Le nuove decisioni in materia di aiuti di Stato pubblicate su internet e nella Gazzetta ufficiale figurano nel bollettino elettronico di informazione settimanale in materia di aiuti di Stato (State Aid Weekly e-News).
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