Bruxelles, 16.12.2015 – Il bilancio record arriva in un momento in cui le necessità globali di aiuti umanitari aumentano a causa dell'incremento nel numero dei rifugiati e degli sfollati dovuto alle guerre, dell'impatto sempre più forte delle calamità naturali e dei cambiamenti climatici, della crisi economica.
"Il bilancio dell'anno prossimo segnerà un record proprio perché la necessità di aiuti è aumentata tragicamente. L'UE continuerà a svolgere il proprio ruolo per sostenere i più vulnerabili, ed è fiera di essere nuovamente, nel 2016, uno dei principali donatori mondiali. Invito anche gli altri donatori a fare di più. È necessaria una risposta forte per affrontare drammi che vanno dalla crisi dei rifugiati ai disastri naturali" ha dichiarato Christos Stylianides, Commissario UE per gli Aiuti umanitari e la gestione delle crisi.
Il bilancio umanitario 2016 servirà a far fronte alla dimensione esterna della crisi dei rifugiati in Siria, Libano, Giordania, Turchia, Balcani occidentali e Iraq. Gli aiuti andranno anche a popolazioni colpite da altri conflitti, come quelle del Sud Sudan e dell'Ucraina, e che devono affrontare crisi complesse e ricorrenti nella regione del Sahel e nel bacino del lago Chad. Saranno sostenute anche le vittime delle "crisi dimenticate", come ad esempio gli sfollati in Colombia, Myanmar e Afghanistan, che sfuggono all'attenzione della comunità internazionale.