di Redazione
Aggiornamento del 14 marzo 2016 – Sale il bilancio delle vittime dell'attentato di ieri ad Ankara, almeno 37 morti. E' stato accertato che uno dei due kamikaze rimasti uccisi nell'esplosione sia una studendessa universitaria turca, Seher Cagla Demir, e secondo informazioni investigative diffuse dal quotidiano Sozcu, dal 2013 sarebbe affiliata al Pkk curdo. Infatti il sospetto è, per le autorità turche, che l'attacco sia di matrice curda. Così come per l'autobomba esplosa il mese scorso la cui responsabilità è stata attribuita dal governo al Pkk curdo, ma l'attacco è stato rivendicato dagli estremisti curdi del Tak.
Il presidente Erdogan ha espresso dura condanna per i cruenti fatti terroristici che hanno colpito il Paese e ribadisce che il governo proseguirà con piu' forte determinazione nella lotta al terrorismo.
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Ad Ankara 34 vittime per l’esplosione di un’autobomba, tra cui almeno 2 kamikaze.Si tratta del terzo attacco in pochi mesi. Il bilancio non è ancora certo, il numero dei morti potrebbe salire. I feriti sarebbero 125 di cui gravi 19. Un’autobomba è esplosa contro un bus in una centralissima zona della capitale turca, tra il parco Guven e la piazza di Kizila, molto frequentata e vicina a un paio di fermate della metropolitana.
Sono state proibite temporaneamente, dall’autorità radiotelevisiva turca la diffusione delle immagini dell’attentato secondo una prassi spesso in uso in Turchia nel caso di attacchi terroristici.
Sul luogo dell’esplosione sono morte subito 30 persone e 4 in ospedale, tra i feriti 7 agenti della polizia turca. Secondo la dichiarazione del ministro dell’interno Efkan Ala, l’esito delle indagini in corso circa presunte responsabilità, saranno rese note non prima di domani.
“L’odio dei terroristi per quanto sanguinoso non riuscirà a piegarci ovunque essi colpiscano”sono le parole del premier Matteo Renzi commentando i cruenti attentati di Ankara e in Costa d’Avorio.