Immagine: L'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza Federica Mogherini
Bruxelles, 6 aprile 2016 – La Commissione europea e l’Alta rappresentante hanno adottato oggi un quadro congiunto per contrastare le minacce ibride e rafforzare la resilienza dell’UE, degli Stati membri e dei paesi partner, intensificando nel contempo la cooperazione con la NATO per reagire a tali minacce.
Negli ultimi anni l’UE e i suoi Stati membri si sono trovati sempre più esposti a minacce ibride che comprendono azioni ostili volte a destabilizzare una regione o uno Stato. La Commissione europea e l’Alta rappresentante hanno adottato oggi un quadro congiunto per contrastare le minacce ibride e rafforzare la resilienza dell’UE, degli Stati membri e dei paesi partner, intensificando nel contempo la cooperazione con la NATO per reagire a tali minacce.
“Negli ultimi anni le condizioni di sicurezza sono radicalmente cambiate. Abbiamo assistito all’incremento delle minacce ibride alle frontiere dell’UE e l'Unione è stata invitata con fermezza ad adeguare e migliorare le proprie capacità di garante della sicurezza. La sicurezza interna e quella esterna devono essere collegate meglio tra loro. Con queste nuove proposte vogliamo migliorare la nostra capacità di reagire alle minacce ibride. In quest'ambito intensificheremo altresì la cooperazione e il coordinamento con la NATO", ha dichiarato l'Alta rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza Federica Mogherini.
Dal canto suo, El?bieta Bie?kowska, Commissaria responsabile per il Mercato interno, l'industria, l'imprenditoria e le PMI, ha dichiarato: “L'UE deve trasformarsi in garante della sicurezza, capace di adeguarsi all'evoluzione delle minacce in atto, di anticiparle e di reagirvi. Ciò significa rafforzare la nostra resilienza e la nostra sicurezza dall’interno, potenziando nel contempo la nostra capacità di contrastare le nuove minacce esterne. Nell'ambito del quadro proposto agiremo insieme per reagire alle minacce ibride comuni. Presentiamo proposte concrete per l’Unione e per gli Stati membri al fine di intensificare la cooperazione in materia di sicurezza e difesa, migliorare la resilienza, far fronte alle vulnerabilità strategiche ed elaborare una risposta coordinata".
Il quadro congiunto offre un'impostazione globale per migliorare la risposta comune alle sfide che le minacce ibride costituiscono per gli Stati membri, i cittadini e la sicurezza collettiva dell’Europa. Esso riunisce tutti i soggetti, le politiche e gli strumenti pertinenti sia per contrastare che per attenuare l’impatto di dette minacce in modo più coordinato. In particolare, si fonda sull’agenda europea sulla sicurezza adottata dalla Commissione nell'aprile 2015, nonché su strategie settoriali quali la strategia dell’UE per la cibersicurezza, lastrategia di sicurezza energetica e la strategia per la sicurezza marittima dell’Unione europea.
Il quadro congiunto riunisce le politiche esistenti e propone ventidue azioni operative volte a:
· far opera di sensibilizzazione mediante la creazione di appositi meccanismi per lo scambio di informazioni tra gli Stati membri e il coordinamento delle azioni dell’UE in materia di comunicazione strategica;
· potenziare la resilienza concentrandosi su settori strategici e cruciali potenzialmente interessati quali la sicurezza informatica, le infrastrutture critiche (energia, trasporti, spazio), la protezione del sistema finanziario, la tutela della salute pubblica, nonché sostenendo le iniziative tese a contrastare l’estremismo violento e la radicalizzazione;
· prevenire e affrontare le crisi e contribuire alla ripresa definendo procedure efficaci da seguire, ma anche esaminando l'applicabilità e le implicazioni pratiche della clausola di solidarietà (articolo 222 del TFUE) e della clausola in materia di difesa reciproca (articolo 42, paragrafo 7, del TUE) in caso di un grave attacco ibrido di vaste proporzioni;
· intensificare la cooperazione tra l’UE e la NATO, nonché con altre organizzazioni partner, nell'ambito di un impegno comune inteso a contrastare le minacce ibride, pur rispettando i principi di inclusione e di autonomia del processo decisionale di ciascuna organizzazione.
Il quadro è concepito per fornire agli Stati membri un solido fondamento, corredato di un’ampia gamma di strumenti e di iniziative dell’UE, che consenta loro di reagire collettivamente alle minacce ibride sfruttando appieno il potenziale dei trattati.
Contesto
Per "minacce ibride" si intende una serie di attività che spesso combinano metodi convenzionali e non convenzionali e che possono essere realizzate in modo coordinato da soggetti statali e non statali pur senza oltrepassare la soglia di guerra formalmente dichiarata. Il loro obiettivo non consiste soltanto nel provocare danni diretti e nello sfruttare le vulnerabilità, ma anche nel destabilizzare le società e creare ambiguità per ostacolare il processo decisionale.
La lotta contro le minacce ibride rientra in larga misura nelle competenze nazionali, dato che gli Stati membri sono i principali responsabili al riguardo. Tuttavia, il quadro congiunto presentato oggi dalla Commissione europea e dall’Alta rappresentanteMogherini intende aiutare gli Stati membri dell’UE e i loro partner a reagire alle minacce ibride e migliorare la loro resilienza di fronte a tali minacce, combinando gli strumenti europei e nazionali in modo più efficace rispetto al passato. Inoltre, molti Stati membri dell'UE sono chiamati ad affrontare minacce comuni che possono interessare reti o infrastrutture transfrontaliere. Il quadro è in linea con gliorientamenti politici del Presidente della Commissione Jean-Claude Juncker, che ha sottolineato la necessità di rendere l'Europa più forte in termini di sicurezza e di difesa, e risponde altresì all’invito del Consiglio "Affari esteri" del 18 maggio 2015 a presentare proposte concrete per contrastare le minacce ibride.
Prossime tappe
Il quadro sarà presentato al Consiglio dell’Unione europea.
Per ulteriori informazioni
· FAQ; Quadro congiunto per contrastare le minacce ibride
· Quadro congiunto per contrastare le minacce ibride: una risposta dell’Unione europea