Bruxelles, 26 maggio 2016 – La Commissione europea ha autorizzato, ai sensi del regolamento UE sulle concentrazioni, la proposta di acquisizione del gruppo italiano Italcementi, attivo nella produzione di materiali per l’edilizia, da parte del suo concorrente tedesco HeidelbergCement. L’approvazione è subordinata alla vendita, da parte di HeidelbergCement, dell’insieme delle attività di Italcementi presenti in Belgio.
Margrethe Vestager, Commissaria responsabile per la Concorrenza, ha dichiarato: “La competitività dei mercati del cemento e del calcestruzzo è un aspetto essenziale del settore edile dell’UE. Accolgo quindi con favore gli impegni proposti da HeidelbergCement, grazie ai quali l’operazione multimiliardaria di acquisizione di Italcementi non danneggerà l’esercizio effettivo della concorrenza.”
Le attività delle imprese sono caratterizzate da significative sovrapposizioni in Belgio e nelle regioni limitrofe, con una quota di mercato combinata che supera il 50%. La Commissione temeva pertanto che l’entità derivante dalla concentrazione si sarebbe confrontata con una concorrenza insufficiente da parte degli operatori rimasti in gioco e che, in tale area geografica, l’operazione avrebbe quindi provocato un aumento dei prezzi del cemento e del calcestruzzo pronto. La Commissione può oggi affermare che l’impegno di HeidelbergCement di cedere le attività di Italcementi presenti sul territorio belga ha fugato i suoi? timori.
L’operazione proposta
L’operazione proposta consiste nella fusione tra HeidelbergCement e Italcementi, imprese di livello mondiale produttrici di cemento, aggregati, calcestruzzo pronto, cemento bianco e altri prodotti collegati.
Da un punto di vista geografico, le attività delle due imprese sono in ampia misura complementari nel SEE. HeidelbergCement è attiva in Europa settentrionale, occidentale e centrale, mentre Italcementi opera in Europa meridionale attraverso i suoi stabilimenti presenti in Italia, Francia, Spagna e Grecia. Italcementi è ugualmente presente in Belgio e Bulgaria.
Le attività delle parti relative al cemento grigio sono caratterizzate da una sostanziale sovrapposizione per quanto riguarda il Belgio e, in misura minore, l’Italia meridionale. Sempre nel settore del cemento grigio, esistono inoltre sovrapposizioni transfrontaliere tra Germania e Francia e tra Bulgaria e Romania. Per quanto riguarda gli aggregati e il calcestruzzo pronto, le attività delle parti sono soggette a sovrapposizioni soprattutto in Belgio e in Spagna settentrionale, mentre nel settore del cemento bianco ciò si verifica in particolare in Belgio, Francia e Austria.
L’inchiesta della Commissione
L’inchiesta della Commissione si è soprattutto concentrata sulle sovrapposizioni relative al Belgio e alle regioni limitrofe.
HeidelbergCement possiede due stabilimenti di produzione di cemento in Belgio e tre nei Paesi Bassi. Italcementi possiede uno stabilimento di produzione di cemento in Belgio, presso cui si riforniscono anche clienti di Francia e Paesi Bassi, così come numerosi stabilimenti in Francia. L’entità derivante dalla concentrazione avrebbe detenuto una quota di mercato superiore al 50% in Belgio e nelle regioni limitrofe.
La Commissione temeva pertanto che gli altri fornitori non sarebbero stati in grado di esercitare, su tale entità, una pressione concorrenziale sufficiente e di evitare un aumento dei prezzi del cemento grigio e del calcestruzzo pronto.
Per quanto riguarda invece le altre zone geografiche interessate dalle sovrapposizioni, l’indagine non ha rivelato problemi di concorrenza, soprattutto a causa della relativa esiguità degli incrementi di quota di mercato imputabili all’operazione e del numero e della forza dei fornitori alternativi presenti su quei mercati.
Gli impegni proposti
HeidelbergCement ha proposto di eliminare le sovrapposizioni tra le attività delle imprese in Belgio e nelle zone geografiche limitrofe, cedendo l’insieme delle attività di Italcementi presenti sul territorio belga facenti capo alla controllata Compagnie des Ciments Belges S.A. (“CCB”).
La cessione comprende:
- tutte le attività di Italcementi relative a cemento, calcestruzzo pronto e aggregati presenti sul territorio belga;
- la partecipazione di Italcementi ad una joint venture con LafargeHolcim nel settore della pietra da calce;
- una porzione della cava di pietra da calce di Antoing di proprietà di HeidelbergCement, in cambio di una porzione della cava di Italcementi di Barry, che rimarrà di proprietà di HeidelbergCement.
Gli impegni garantiscono che le attività cedute potranno contare nel lungo termine su un accesso adeguato alle riserve di pietra da calce.
La Commissione ritiene che tali impegni permettano di fugare i timori relativi alla concorrenza e conclude quindi che l’operazione proposta, modificata dagli impegni, non solleva preoccupazioni dal punto di vista della concorrenza. La decisione della Commissione di approvare l’accordo è subordinata al rispetto integrale degli impegni.
L’operazione è stata notificata alla Commissione il 1° aprile 2016.
Procedure e norme di controllo in materia di concentrazioni
La Commissione ha il compito di valutare le concentrazioni e le acquisizioni che coinvolgono imprese il cui fatturato supera determinate soglie (si veda l’articolo 1 del regolamento sulle concentrazioni) e di impedire le concentrazioni che potrebbero seriamente ostacolare la concorrenza nel SEE o in una sua parte sostanziale.
La maggior parte delle concentrazioni notificate non pone problemi sotto il profilo della concorrenza e viene autorizzata dopo i controlli di routine. Dalla notifica dell’operazione, la Commissione dispone generalmente di 25 giorni lavorativi per decidere se approvarla (fase I) oppure di avviare un esame approfondito del caso (fase II).
Maggiori informazioni saranno disponibili sul sito web Concorrenza della Commissione nel registro pubblico dei casi, con il numero M.7744.