Parigi 22 giugno 2016 aggiornamento – Dietro-front per il divieto imposto stamattina dalla prefettura di Parigi sulla libertà di manifestare contro la riforma del lavoro. Il no del prefetto alla manifestazione convocata da sette sigle sindacali (CGT, FO, FSU, Solidaires, Unef, UNL e Fidl), era stato concordato con il ministro Manuel Valls. Una misura poco democratica, che ha suscitato polemiche e critiche nei confronti del governo francese. Alla fine dopo un incontro tra i sindacati e il ministro Bernard Cazeneuve, il corteo è stato autorizzato, e si snoderà in un percorso di 1,6 chilometri indicato dal ministro, nei dintorni di Place de la Bastille".
La prefettura di Parigi ha posto il veto sulla manifestazione che avrebbe dovuto svolgersi il 23 giugno, a contestazione della riforma del lavoro, targata Manuel Valls. Nonostante per motivi di sicurezza e per prevenire atti di violenza, fosse stato proposto un sit-in invece del corteo, la proposta delle sette sigle sindacali (CGT, FO, FSU, Solidaires, Unef, UNL e Fidl),non è stata accolta. La manifestazione è dunque stata vietata, provocando non poche critiche e polemiche sul legittimo diritto di opporsi ad una riforma che dai cittadini francesi viene considerata non equa. Una misura non condivisa, poco democratica, che in Francia non si adottava da molto decenni.