In Spagna nulla è cambiato. I risultati elettorali di ieri hanno mantenuto lo status quo politico del voto di dicembre scorso. Il Pp riconferma la sua posizione di primo partito con maggioranza relativa, seguito da Psoe, Podemos e Ciudadamos. Dunque Mariano Rajoy,ha la meglio anche in questa tornata, esce vittorioso ma come per le elezioni precedenti,senza una maggioranza assoluta. Conquista 137 seggi contro i 176 necessari per governare. Sfuma anche per Podemos il sogno di diventare il primo partito di sinistra e di governo, arriva terzo con 71 seggi.Ciudadamos, il partito di centro-destra, guidato da Albert Rivera, ottiene solo 32 seggi.Il voto del 20 dicembre 2015 ha decretato la fine del bipartitismo spagnolo, ma la svolta non ha dato gli esiti sperati. Allora come ora, non vi è stata l'affermazione totale di nessun partito, che potesse esprimere una maggioranza di governo. Con il voto di ieri i partiti di sinistra hanno perduto consensi in favore del partito popolare di Rajoy, per formare un nuovo governo ci vorrà una coalizione con altre forze politiche. Ma i socialisti escludono un'alleanza con i popolari.Intanto, Mariano Rajoy, dopo i risultati elettorali parla agli spagnoli radunati in calle Genova a Madrid, davanti alla sede dei popolari, sostenendo il "diritto a governare … perché abbiamo vinto.." Il leader assicura che da domani si metterà in cammino per dare presto alla Spagna un nuovo governo.
