I progressi compiuti nel quadro dell’agenda europea sulla migrazione

La Commissione europea riferisce sui risultati del programma di reinsediamento e ricollocazione dell'UE e della dichiarazione UE-Turchia

Immagine:Il Commissario per la Migrazione, gli affari interni e la cittadinanza, Dimitris Avramopoulos.

 

Bruxelles  – La Commissione europea, ha riferito ieri, sui progressi compiuti nell'attuazione dei programmi di reinsediamento e ricollocazione dell'UE e della dichiarazione UE-Turchia. Delinea inoltre le azioni che la Grecia deve intraprendere in vista di una futura ripresa dei trasferimenti da altri Stati membri secondo il sistema di Dublino e riferisce sui controlli di frontiera temporanei effettuati alla frontiere interne di Schengen secondo la raccomandazione del Consiglio del 12 maggio 2016.

 

Il Primo Vicepresidente della Commissione Frans Timmermans ha dichiarato: "L’attuazione della dichiarazione UE-Turchia prosegue e la riduzione dei tentativi di attraversare il Mar Egeo e dei decessi in mare ha confermato la validità del suo principio cardine. Apprezzo gli sforzi degli Stati membri per aumentare la ricollocazione e il reinsediamento, tuttavia, chi può fare di più, deve farlo con urgenza. Possiamo gestire efficacemente asilo e migrazione in Europa e preservare lo spazio Schengen, solo se lavoriamo tutti insieme in uno spirito di solidarietà e responsabilità."

Il Commissario per la Migrazione, gli affari interni e la cittadinanza, Dimitris Avramopoulos, ha dichiarato: “Tutti i nostri provvedimenti in materia di migrazione sono interconnessi. La dichiarazione UE-Turchia ha portato a risultati positivi concreti. L’intensificarsi degli sforzi compiuti dagli Stati membri negli ultimi mesi per la ricollocazione, con oltre 1 200 ricollocazioni solo in settembre, dimostra che è possibile accelerare se ci sono la volontà politica e senso di responsabilità. Il successo del nostro approccio comune negli ultimi mesi è essenziale per il successo di tutto il resto, compreso un graduale ritorno al sistema di Dublino e il normale funzionamento di Schengen. La ricollocazione deve funzionare."

 

 

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